La donna resta indagata per omicidio preterintenzionale. Ma il Riesame parla di «insussistenza della gravità indiziaria» riguardo le accuse sulla morte di Giuseppe, lo scorso 19 aprile, nella lavanderia della casa in via Catanzaro
Paternò, lascia il carcere Loredana Ciancitto Dopo la lite, il padre 78enne morì per infarto
Ha lasciato il carcere di piazza Lanza oggi, poco dopo le 12.30, Loredana Ciancitto, la 38enne paternese accusata della morte del padre Giuseppe. Il 78enne, ex postino in pensione, era deceduto lo scorso 19 aprile all’interno della loro abitazione di via Catanzaro. La scarcerazione della donna è stata decisa dal giudici del tribunale del Riesame, al quale si era rivolto il legale dell’indagata l’avvocato Massimo Corsaro. La donna resta, al momento, indagata a piede libero con l’accusa di omicidio preterintenzionale. I magistrati hanno annullato il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari aveva disposto la custodia cautelare in carcere della 38enne.
Il Tribunale della libertà ha deciso per la scarcerazione perché, come ha specificato l’avvocato Corsaro, gli elementi investigativi acquisiti deporrebbero per «l’insussistenza della gravità indiziaria» tanto sotto il profilo «dell’elemento soggettivo» quanto sotto quello del «nesso di causalità». In pratica il Riesame avrebbe accolto la tesi difensiva dell’indagata: il decesso del padre della donna non sarebbe stata una conseguenza del litigio avvenuto poco prima tra l’indagata e la madre, bensì sarebbe da attribuire ad un arresto cardiocircolatorio, ad una fatalità, non al comportamento della Ciancitto.
A stabilire la causa della morte l’autopsia eseguita dal medico legale Giuseppe Ragazzi. L’esame autoptico, infatti, avrebbe rilevato che il decesso sarebbe stato provocato da un infarto al miocardio. La 38enne paternese avrebbe raccontato agli inquirenti, nell’immediatezza dei fatti, che la lite sarebbe cominciata con la madre e che l’ex postino sarebbe intervenuto successivamente. Anzi, sarebbero stati i genitori ad aggredire la figlia, la quale si sarebbe poi spostata in un’altra stanza. Il padre è morto in lavanderia, mentre lei avrebbe dichiarato che al momento della morte, si sarebbe trovata in un altro locale dell’appartamento.