Il viaggio della cocaina dal Sudamerica alla Sicilia Tra scali in Spagna, viaggi in auto e nomi in codice

«Ti volevo venire a trovare ma la donna non è tanto buona, quindi ho pensato “che ci vado a fare dal capo?“». Quasi tre anni fa esatti, gli uomini del Gico della finanza di Catania ascoltano questa conversazione. A parlare è un dominicano, ha 42 anni e si chiama Bizchmar Capellan Gomeris, anche se è conosciuto come Ismael. L’uomo è al telefono con il siracusano Gino Guzzardi, all’epoca 48enne. Per gli investigatori, i due sono coinvolti in affari illeciti. Ma a differenza di quello che si potrebbe immaginare, il loro business non riguarda la prostituzione ma la droga.

Il convincimento deriva da mesi di intercettazioni, alcune delle quali a loro modo eloquenti. In un caso, per esempio, Guzzardi – nel cui passato ci sono precedenti per reati legati alla propaganda elettorale e che nel 2017 è stato arrestato insieme al fratello per tentato omicidio – chiede a un dominicano chiamato Leon, ma che all’anagrafe risulta Leandro De Jesus Herasme Matos, come vorrà trascorrere il tempo appena arrivato in Sicilia. «Il signore vuole sapere se scoperai con una o due donne». La risposta di Leon è netta: «Una e mezza». 

In realtà, al centro della telefonata ci sarebbe stato l’arrivo di una partita di cocaina. Guzzardi, da diversi mesi, tratta l’arrivo dello stupefacente per conto, secondo gli inquirenti, di Angelo Messina, il signore a cui si fa riferimento nella telefonata. Messina, oggi 72enne, ha alle spalle diverse condanne per reati in materia di stupefacenti ed è tra i 16 arrestati dell’operazione Stop and go che ha fatto luce su un traffico internazionale di droga coinvolgendo anche un gruppo catanese che si riforniva a Torino, in un garage non lontano dallo Juventus Stadium. 

Per gli investigatori, Guzzardi avrebbe fatto da intermediario tra i fornitori dominicani – uno dei quali, Leon, residente in Spagna – e l’acquirente finale, Messina appunto. Ma la filiera che avrebbe consentito di portare la droga dal Sudamerica fino all’Italia sarebbe stata molto più lunga e articolata. Tra chi avrebbe avuto dei compiti ci sono anche il romano Emanuele Bussoletti e la compagna Simonetta Mazzolai, originaria di Montepulciano: i due, residenti nel Senese, avrebbero fatto i corrieri arrivando fino in Spagna in auto, via Francia, per caricare la droga e ripartire alla volta dell’Italia. Viaggi rischiosi, con diversi confini da superare ed è, infatti, poco dopo avere valicato uno di essi che i due inciampano nella polizia. 

È la sera del 24 marzo, Bussoletti e Mazzolai sono all’altezza di Genova, quando gli agenti della stradale li fermano per un controllo. La perquisizione a bordo della Citroen su cui viaggiano dà i suoi frutti: nel bagagliaio, nascosta in una batteria, vengono trovati due panetti di cocaina. Messi insieme, il loro peso supera il chilo e mezzo. La coppia viene così arrestata e tutto avviene in un momento topico: da settimane, infatti, Guzzardi è in contatto con il dominicano Leon per capire quando la partita di droga potrà arrivare in Sicilia. Il siracusano specifica che l’uomo interessato a comprarla, Angelo Messina, da tempo ha messo da parte i soldi e inizia a infastidirsi per i ripetuti ritardi e contrattempi, al punto da mettere in conto la possibilità di essere preso in giro. 

In realtà, Leon la cocaina avrebbe voluto davvero farla arrivare in Sicilia. Ad avere quella dei siracusani sarebbe stato proprio Bussoletti, che però di colpo non ha più risposto al telefono. «Arrivo alle 6, se l’autista (per gli investigatori Bussoletti, ndr) arriva prima di me non dargli i soldi. Ti prendi la cosa e gli dici che devi prima aspettare che arrivi io», scrive Leon a Guzzardi il 25 marzo. L’ipotesi dell’arresto non è ancora stata presa in considerazione. Ma è questione di tempo. Bussoletti non arriverà mai in Sicilia e Leon realizzerà quanto accaduto: «Mi hanno appena chiamato per dirmi che è morto. Tu sai a chi mi riferisco», comunica il dominicano a un suo uomo di fiducia. Ai siciliani, invece, la verità non viene rivelata. Qualche giorno dopo, a precisa domanda su cosa sia successo – «è caduto (arrestato, ndr) o ha fatto lo stronzo?» – Leon rassicura Guzzardi: «No, ha fatto lo stronzo». Come a voler dire che aveva tenuto la droga per sé.

Gli affari dei siracusani subiscono una nuova brusca frenata qualche mese dopo. La sera del 13 settembre, a viaggiare verso la Sicilia sono il già citato Ismael e un ecuadoregno conosciuto come il Nano. I due stanno trasportando all’interno di un amplificatore due chili e mezzo di cocaina. La loro destinazione è Siracusa ma, dopo essere stati individuati dalle forze dell’ordine a Messina, a bordo del treno proveniente da Roma, vengono fermati alla stazione centrale di Catania

Tuttavia, il fatto che anche questo acquisto sia fallito, per gli inquirenti, non metterebbe in dubbio la solidità del rapporto che Guzzardi e Messina avrebbero avuto con i fornitori stranieri. La confidenza con cui parlano farebbe propendere per altro, compreso l’essere riusciti in passato a portare a buon fine i rifornimenti di droga. D’altra parte, i trafficanti con cui hanno a che fare avrebbero dato prova di avere contatti importanti: tanto nel cuore dell’Europa, in Olanda, quanto con persone legate ai cartelli della droga dall’altra parte dell’oceano: «Un mio amico ha portato qui alcuni messicani che fanno l’Ice (un tipo di anfetamina otto volte più potente della cocaina, ndr), l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è l’efedrina», dice il dominicano Leon in una telefonata finita nelle mani dei finanzieri. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]