Il provvedimento arriva dalla Capitaneria di porto e segue l'ispezione a bordo della nave che nei giorni scorsi ha attraccato nel porto di Marsala per delle verifiche tecniche. Il capo missione sottolinea: «Noi non facciamo attività Sar, ma pattugliamento»
Mare Jonio, guardia costiera diffida dal salvare migranti Casarini: «Aria fritta, noi seguiamo solo leggi del mare»
«Abbiamo avuto la notizia da poco, non appena avremo il documento lo sottoporremo ai nostri legali, ma mi sento di dire che è aria fritta». Non usa giri di parola Luca Casarini, il capo missione della Mediterranea Saving Humans, l’ong impegnata nel Mediterraneo con la nave battente bandiera italiana Mare Jonio. Il comandante dell’imbarcazione è stato diffidato dalla Capitaneria di porto «dall’eseguire operazioni di salvataggio in modo stabile e organizzato fino a quando l’unità in questione non venga adeguata alla normativa di settore e certificata per il servizio di salvataggio».
La diffida richiama un decreto del presidente della Repubblica del 1991 e segue un’ispezione avvenuta a bordo della nave nei giorni scorsi. Il 19 aprile, infatti, la Mare Jonio ha fatto rientro nel porto di Marsala per effettuare delle verifiche dopo un’avaria a un generatore. Quel giorno, la stessa Ong ha detto che il rientro era necessario anche per via delle condizioni meteo nel Mediterraneo, promettendo di tornare presto in mare.
«Noi non facciamo attività Sar, non ha senso parlare di operazioni di salvataggio in modo stabile – commenta Casarini a MeridioNews -. Noi facciamo attività di pattugliamento e se occorre, come dice la legge del mare, interveniamo per non fare morire le persone. Per fare questo non bisogna essere autorizzati». Il capo missione di Mediterranea evita la polemica con Salvini: «Regia politica? Non ne ho idea, ma non mi risulta che in precedenza siano arrivate diffide simili ad altre ong».