L'ex fidanzata del ventenne alla guida aveva da tempo una relazione con il giovane ferito dall'impatto e medicato all'ospedale di Taormina. L'episodio è avvenuto in piazza Giardino intorno alle 13 di oggi. Le versioni differiscono, i carabinieri provano a fare luce
Linguaglossa, investito con la jeep dopo la lite Una ragazza contesa dietro la baruffa in piazza
Investito dalla jeep del rivale in amore dopo l’ennesima lite. È accaduto a Linguaglossa, in piazza Giardino, intorno alle 13 di oggi. L’intervento dei carabinieri della locale stazione e dei vigili urbani ha sedato gli animi, ma la temperatura del litigio era già salita alle stelle. Tra i due protagonisti della vicenda, entrambi ventenni del paese, i dissapori erano fortissimi e ormai di vecchia data. Sarebbero legati alla relazione che il ragazzo colpito dall’auto intrattiene da tempo con la ex fidanzata del giovane che era alla guida. Il ventenne, portato dagli uomini del 118 all’ospedale di Taormina, se l’è cavata con una ferita di poco conto al volto e una botta al collo.
Dopo l’impatto sarebbe stato trascinato per qualche metro mentre si trovava sul cofano della vettura, prima di rovinare al suolo. Momenti di fortissima tensione, durante cui sarebbe proseguita la colluttazione che, già prima dell’incidente, forse si stava svolgendo tra i due ragazzi. Sulla precisa dinamica di quanto accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri di Linguaglossa. Le versioni differiscono. Sembrerebbe che il presunto aggressore abbia volutamente messo in moto per travolgere il rivale, e, tuttavia, un’altra versione dei fatti sostiene che l’impatto sia avvenuto mentre il ragazzo alla guida tentava di svincolarsi dal pesante litigio che l’altro giovane non avrebbe, al contrario, voluto interrompere, parandosi davanti alla jeep in movimento.
Sull’auto erano presenti altri due giovani: uno dei due sarebbe sceso per prestare soccorso alla vittima, l’altro si sarebbe dato alla fuga. In seguito, prima dell’arrivo dei sanitari, sul posto sarebbero arrivati anche i familiari del ragazzo alla guida. Alcuni testimoni presenti raccontano di presunte minacce – sconfinate addirittura nella colluttazione – rivolte al ventenne ferito per evitare che questi denunciasse l’accaduto.