Bianca Caccamese, ideatrice della piattaforma Kids Trip, presenta a MeridioNews l'ultimo suo lavoro edito dalla casa Splēn. Un libro che accompagna i più piccoli in tour fra storia e bellezze cittadine. «Si fanno scoperte che altrimenti i bimbi non potrebbero fare»
La città dell’elefante per svelare Catania ai bambini Sant’Agata e il Liotru diventano un gioco letterario
«Chiedetemi se sono felice» scrive sulla sua pagina Facebook Bianca Caccamese, ideatrice della ormai nota piattaforma per famiglie Kids Trip, in un post che annuncia la realizzazione di uno dei suoi sogni nel cassetto: scrivere un libro per bambini ambientato a Catania. Non una guida turistica a tutti gli effetti – progetto che Bianca si augura di portare a termine entro l’estate – ma un romanzo che racconta l’avventura di due bambini ne La città dell’elefante. Questo il titolo del testo, in libreria da gennaio, nato sulla scia del fratello palermitano Un safari in città, pubblicato lo scorso anno dalla casa editrice Splēn di Surya Amarù.
«Andando in giro per la città con i bambini e con la guida che ci racconta le storie, anche io e i miei figli abbiamo avuto modo di conoscere meglio Catania. Così come Kids Trip – piattaforma online di servizi rivolti ai bambini e alle loro famiglie, ndr – è nato dal desiderio di condividere con altre famiglie le mie esperienze, iniziava a nascere il desiderio di condividere anche questa conoscenza della città», racconta Caccamese a MeridioNews. Da qui l’idea di realizzare una guida tradizionale, che di fronte a ogni monumento o edificio potesse fornire delle indicazioni e offrire spunti per alcuni giochi. «Questo perché quando viaggio cerco sempre guide del genere – chiarisce Caccamese – e una che mi piace in particolar modo è quella della Pimpa di Panini, attraverso cui i miei figli fanno scoperte che altrimenti non potrebbero mai fare».
E mentre Bianca rifletteva su quale strada fosse meglio intraprendere a riguardo, è arrivata la telefonata di Surya Amarù. Dopo il romanzo che racconta Palermo ai bambini, ecco il desiderio di tentare un’esperienza simile con città etnea, mettendo in circolazione un libro – le illustrazioni sono di Alice Caldarella – che attraverso lo svilupparsi di una trama potesse portare i bambini alla scoperta di Catania. «Ho coinvolto anche altre amiche interessate a realizzare un progetto del genere». Nasce così il gruppo di autrici formato da Valeria Di Loreto, la guida che segue gli eventi di Kids Trip, Giamina Croazzo, docente di storia dell’arte che cura la rubrica dedicata all’arte, e Mercedes Auteri, docente della stessa materia a Milano.
«Non è stato facile lavorare tutte insieme, lo confesso, perché ciascuna ha il proprio modo di pensare e di porsi con gli altri. È stata un’avventura anche per noi quattro, durata tutta l’estate – rivela Caccamese – ma alla fine il piacere di vedere realizzato un progetto che ognuna di noi, per vari motivi, aveva tenuto nel cassetto ripaga di tutto». La città dell’elefante racconta ai lettori dagli otto anni in su l’avventura fantastica di due bambini, Gloria e Amir, attraverso cui si danno informazioni sui luoghi. E poi ci sono i giochi, irrinunciabili per Bianca, che si è occupata personalmente di curare questa sezione. Sottoposta alla lettura attenta di Federico, suo figlio maggiore, che ha trovato degli spunti divertenti e che si è appassionato alla storia.
Gli ingredienti principali made in Catania ci sono tutti. Da Sant’Agata al Liotru, dal teatro Bellini alla città greco-romana, dall’Etna con le sue eruzioni al Castello Ursino. Tutto in chiave multiculturale, visto che uno dei protagonisti viene da un paese africano in guerra. «I primi utenti saranno le scuole, con cui lavoreremo tanto», aggiunge Caccamese, che si divide sapientemente tra l’essere mamma e i mille impegni di lavoro. «Dico sempre che vivo tante vite diverse contemporaneamente. Sono ingegnere sul posto di lavoro, mamma e moglie tra le mura domestiche, imprenditrice con Kids Trip, che assorbe tempo e pensieri. Ma si fa tutto – aggiunge convinta – perché quando hai il piacere di fare le cose riesci a conciliarle».
Nonostante questo, però, Bianca non vuole farsi chiamare una super mamma. «Tutte le mamme – ma anche i papà – hanno una storia che le rende super. Già il solo essere mamme ci dà una marcia in più, perché inevitabilmente quando diventi genitore hai un pensiero che riempie totalmente la tua giornata. Puoi fare mille cose, ma prima di tutto vengono i figli e il loro benessere. Si è quindi super genitori – conclude Caccamese – nel momento in cui si decide di esserlo».