Agiscono in gruppo e negli ultimi giorni hanno preso di mira una decine di automobili. Su di loro indagano le forze dell'ordine, anche grazie a un filmato postato su Facebook. Il sindaco: «Proveremo a fare risarcire i danni» Guarda il video
Adrano, le telecamere immortalano i baby teppisti Lanciano sassi contro auto. Hanno meno di 14 anni
Una banda di baby teppisti è in azione da qualche giorno ad Adrano. Quattro o cinque elementi, con un età che va dai 12 ai 14 anni, ha preso di mira le auto parcheggiate nel centro storico, distruggendo i vetri. I danni sono stati notevoli con circa dieci veicoli presi di mira. Uno degli episodi imputabile alla baby gang è stato ripreso da una telecamere di un’abitazione privata collocata all’esterno dell’edificio, in via San Pietro. Il video, successivamente, è iniziato a circolare su Facebook.
Nel filmato si vede il gruppetto con aria di indifferenza. Scherzando tra di loro e si mettono a presidiare l’autovettura presa di mira. Sembrano accertarsi che non ci siano passanti o automobili in transito e poi scagliano una pietra che rompe il vetro della macchina, quindi si danno alla fuga. Dalle immagini si vedono i ragazzi, quattro per l’esattezza, che indossano una felpa con il cappuccio a coprire il capo. I giovani guardare in alto, forse per verificare la presenza di telecamere o di residenti affacciati da balconi o finestre. Dopo agiscono.
Questa non sarebbe stato l’unico episodio immortalato. In più occasioni la scena è stata registrata da altre telecamere di sicurezza. La tecnica sarebbe stata la stessa registrata in via San Pietro. Vetri rotti sono stati rinvenuti in via Duca di Misterbianco, nella zona della chiesa del Santissimo Salvatore, zona bassa di via Vittorio Emanuele e in altre ancora. Diverse le denunce presentate ai carabinieri della stazione locale, che stanno provando a identificare gli autori di queste scorribande. «Trattandosi di minorenni difficilmente saranno puniti – spiega a MeridioNews il sindaco Pippo Ferrante – si proverà comunque a fare risarcire i danni a chi ha subito questi atti vandalici. Siamo davanti a una questione particolare, perché bisognerà capire se questi ragazzi vanno a scuola e da che famiglie provengono».
(Fonte video Facebook)