Lampedusa protesta, un solo volo al giorno non basta Sindaco chiede ispezione, Enac: «Dat rischia revoca»

«Se la compagnia aerea Dat (Danish air transport, ndr) non è in grado di assicurare i collegamenti aerei da e per Lampedusa, si proceda a un nuovo bando per l’affidamento del servizio in regime di continuità territoriale. Così non è più possibile andare avanti». È questa l’ennesima denuncia di disservizio nei trasporti esposta da Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa. 

Dopo i disagi della scorsa estate dei collegamenti marittimi, adesso in parte rientrati, ora a far lanciare l’allarme al primo cittadino sono soprattutto i trasporti aerei da Palermo e Catania con Lampedusa«Un solo aereo invece dei tre normalmente previsti. È questa la  situazione inaccettabile con cui ci troviamo a fare i conti da oramai più di una ventina di giorni con disagi enormi». Non basta un aereo da 170 posti, una sola volta al giorno, «spesso con uno scalo obbligato a Catania per arrivare a Palermo», lamenta il primo cittadino. 

«L’Enac ha il dovere di avviare un’immediata ispezione per verificare se ci sono le condizioni per rispettare il contratto di servizio, da parte della compagnia Dat che ha partecipato a un bando che la impegna ad assicurare un determinato numero di voli quotidiani. Da giorni – aggiunge Martello – questo obbligo contrattuale viene disatteso». Dall’Enac fanno sapere di aver già convocato per la metà della prossima settimana la compagnia danese per le verifiche. «Le ispezioni le facciamo sempre – risponde a MeridioNews il direttore dell’Enac, Vito Riggio – anche senza la necessità di particolari condizioni come questa. Adesso contestiamo alla compagnia il mancato rispetto del contratto anche se va ricordato che la Dat è stata l’unica a candidarsi per coprire la tratta. Se le togliamo il contratto, il rischio è che possa essere difficile trovare un’altra compagnia. In ogni caso – conclude Riggio – è necessario che si mettano in regola altrimenti c’è la possibilità di revoca del contratto». 

Intanto, dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità è stata rilanciata, nei giorni scorsi, l’esigenza di rinnovare il naviglio a disposizione dei collegamenti da e per le isole minori. «Nel periodo invernale il problema è in parte rientrato con il recupero di una nave anche se quella più grossa – riferisce Martello – non è ancora in servizio per dei lavori e viene sostituita da una vecchia di più di 50 anni, quindi assolutamente inadeguata». Sei mesi fa è stato ottenuto un finanziamento da 73 milioni e 500mila euro per l’acquisto di due aliscafi e due navi di moderna concezione. «I progetti necessari sono stati inviati al Comando generale delle Capitanerie di Porto, l’ente che deve anche occuparsi di mandarli a gara – ha confermato l’assessore Marco Falcone – Auspichiamo che al più presto il Governo nazionale acceleri sull’acquisto di nuove imbarcazioni». Adesso diventa una questione anche di tempi: «Chissà quanto ancora ci toccherà aspettare – conclude Martello – per una nave tecnologicamente adeguata». 


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