Ultimo scoglio burocratico per il maxi appalto dalla storia trentennale, con la palla nel campo della commissione Via-Vas dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente. A seguito del parere entro quattro-cinque mesi si pubblicherà il bando, con l'incartamento che passerà nelle mani di Invitalia
Collettore sud-orientale, si aspetta il ‘Via’ della Regione I lavori potranno essere avviati dopo la gara europea
In questi giorni le cronache del maltempo e degli allagamenti cittadini stanno riproponendo il tema delle infrastrutture necessarie per evitare il ripetersi di questi eventi. Una delle opere fondamentali, forse la più attesa, è il completamento del collettore fognario sud-orientale, condotta sotterranea che convoglierà le acque meteoriche e i reflui di mezza città (comprese quelle zone a quota molto bassa e note alle cronache degli allagamenti, come via Porta di castro, via Colonna Rotta, e in parte via Imera) fino al depuratore di Acqua dei Corsari.
Ma a che punto siamo? In passato abbiamo ripercorso la storia di quest’opera che si trascina dal 1987, e che da un paio d’anni (insieme ad altre 150 opere di 12 regioni) è di competenza del Commissario straordinario unico per la realizzazione di interventi del settore fognario e della depurazione, Enrico Rolle. Alcuni mesi fa – a gennaio – era stato nominato il verificatore del progetto esecutivo dell’opera, passo necessario per legge al fine di proseguire l’iter dell’appalto, e si pensava che a quel punto fosse tutto pronto per bandire la gara.
Purtroppo non è stato così, visto che per completare il lungo e complesso iter manca un parere ambientale regionale obbligatorio e vincolante, non derogabile, non comprimibile e non bypassabile dalla struttura commissariale: la procedura integrata di verifica di assoggettabilità a VIA e valutazione d’incidenza ambientale relativa a una piccola porzione dell’opera, cioè il manufatto opera di scarico per l’attraversamento dell’Oreto, che consente di scolmare le portate di piena riversando nel fiume le acque diluite.
In realtà, questa Valutazione d’impatto ambientale era stata effettuata dal dipartimento regionale Ambiente nel gennaio 2004, ma visto che la normativa nazionale ne prevede una validità non superiore a cinque anni, si è reso necessario chiederne il rinnovo. Gli uffici commissariali sono fiduciosi circa l’emanazione di un parere positivo, dato che nel frattempo la revisione del progetto ha comportato un adeguamento dello stesso alle più recenti norme ambientali, maggiormente stringenti rispetto a quelle passate. Non ci sono però certezze sui tempi di approvazione da parte della apposita commissione regionale Via-Vas, dato che questo organismo esamina le pratiche pervenute in ordine cronologico («bisognerebbe pensare in questi casi ad un meccanismo che dia precedenza ai progetti di interesse pubblico», analizzano dalla struttura commissariale).
Attualmente il progetto per il completamento del collettore sud-orientale si trova on-line sul sito dell’assessorato regionale all’Ambiente per i 60 giorni previsti dalla legge per la consultazione dei documenti. Ultimato questo periodo (verso inizio dicembre) inizierà l’attesa per il parere regionale. Una volta dichiarato procedibile, il progetto tornerà al commissario unico per la definitiva approvazione, e l’incartamento passerà nelle mani di Invitalia che seguirà tutta la procedura di gestione del bando europeo, dalla pubblicazione alla aggiudicazione. Gara che richiederà – al netto di eventuali ricorsi – tra i quattro e cinque mesi di tempo. E con l’aggiudicazione, finalmente, si potrà passare ai lavori veri e propri, che richiederanno circa due anni e otto mesi di tempo. Dalla struttura commissariale inoltre precisano che l’opera- i cui costi sono stimati in quasi 33 milioni di euro – è interamente finanziata, anche perché il commissario unico agisce tramite una contabilità speciale.
Per completare il 31 per cento rimanente dell’opera e mettere in funzione anche le sezioni realizzate in precedenza si dovranno: scavare alcuni tratti di condotta per complessivi 1474 metri (la maggior parte sotto il percorso piazza Principe di Camporeale-via Guglielmo il Buono-piazza Ingastone-via Colonna Rotta-cortile Criscione); costruire l’opera di scarico, cioè lo scolmatore sull’Oreto (sulla sinistra idraulica del fiume, pochi metri a valle della ferrovia); nonché i manufatti per dieci immissioni per il collegamento del collettore con la rete cittadina. Inoltre l’impresa aggiudicatrice dovrà revisionare la galleria costruita anni fa – posando il rivestimento definitivo dove necessario – ed effettuare la sistemazione superficiale delle aree delle due discenderie (i cantieri principali all’interno della villetta di piazza principe di Camporeale e in via Colonna Rotta) e dell’opera di scarico.