Grammichele, la dura vita dei pentastellati di governo Parla Morello, il vicesindaco dimissionato da Purpora

Una delle prime giunte a 5 stelle di Sicilia si è di fatto quasi de-grillinizzata. È questo uno degli effetti delle dimissioni del vicesindaco di Grammichele, l’avvocato Gianfranco Morello, arrivate qualche giorno fa per espresso volere del primo cittadino pentastellato Pippo Purpora. Ma, in fondo, è così che arriva anche nuova prova di come il Calatino sia spesso antesignano di evoluzioni politiche a più ampio raggio. Si dice convinto di ciò l’ormai ex assessore, rappresentante in giunta assieme a Giuliana Raniolo del locale meet up. Anche quest’ultima sta infatti per dimettersi: resterebbero così al fianco di Purpora solo assessori d’altra estrazione. Perlopiù di sinistra, come l’ex consigliere provinciale di Rifondazione comunista Giuseppe Branciforti. Ma anche da destra, come Salvatore Li Rosi, il sostituto di Morello.

Lo sbarco grillino nel paese natale di Raffaele Lombardo, a dire il vero, aveva caratteri pionieristici fin dai suoi albori: era nato anche da un contratto, una sorta di anticipazione in piccolo di quanto poi fatto dal M5s con la Lega. I grillini locali si erano aperti appunto alla sinistra, come l’associazione Amici del Garbo, accogliendo in lista candidati non ortodossi. Poi la sorprese della vittoria dei nuovi – nel 2016 – nella casa del lombardismo. E la dura, «durissima», prova dell’amministrazione. 

«C’è voluto almeno un anno per capire da dove iniziare – ricorda a MeridioNews Morello, oggi accomodatosi in panchina suo malgrado. «Il sindaco mi ha detto proprio così: sono l’allenatore, e decido io su chi sta in campo e chi no», dice sul giorno delle dimissioni. Epilogo di scontri su visioni contrapposte, a partire dal cruccio della mancanza d’acqua. «I nostri sette pozzi sono tutti calati e spesso la gente resta a secco – spiega l’ex vicesindaco – mentre con la gestione in house voluta dall’ex sindaco Salvatore Canzoniere i costi sono raddoppiati». Epilogo, le dimissioni, che aldilà della cronaca racconterebbe degli effetti sul grillismo della dimensione del governo. «Qualcosa è cambiato a Grammichele così come è cambiato Di Maio o il Movimento 5 stelle anche a Roma. Si prendevano posizioni senza studiare le carte, ma oggi che siamo noi ad avere le responsabilità non è così facile come sembrava», ammette candidamente Morello. Che pentastellato lo è e vuole restarlo – «La base è con me, ho anche fatto da pompiere perché qualcuno voleva rompere dopo le mie dimissioni» – pur facendo una diagnosi impietosa sui presunti mali del Movimento. 

A cambiare, a Grammichele, sarebbero stati soprattutto i comportamenti. «Amministrare vuol dire anche compromessi, il sindaco Purpora lo sa tanto da non aver alzato la testa con gli altri sindaci del Calatino in più occasioni». L’ultima volta è avvenuto in estate, quando ai vari Comuni che gestiscono i pozzi ex Eas (Ente acquedotti siciliani) è stato chiesto di cedere più acqua al socio Grammichele: «Ci hanno mandato solo 1,5 litri invece che i 5 pattuiti, ma Purpora si è comunque tenuto cauto soprattutto nei confronti del sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo, forse perché si conoscono bene». Il primo cittadino, dal notorio passato familiare democristiano, nega. Da allora, comunque, la frattura è diventata insanabile. «Mi è stato anche rimproverato di essere un vicesindaco troppo operaio, forse ricevendo troppa visibilità perché nei problemi ho sempre voluto metterci le mani – racconta ancora Morello – ma per me l’acqua in casa non deve mancare. Perché puoi fare di tutto, ma i cittadini certe cose non le perdonano».

Che sia vera eterogenesi, o che tutto sommato sia solo una bega locale, lo dirà il futuro. Che però il caso Grammichele non sia all’ordine del giorno, ai piani alti del Movimento, lo pensa anche il vicesindaco tornato attivista: «La base mi è stata vicina, tanta gente ancora non capisce le mie dimissioni. Invece nessuno dei nostri deputati all’Ars o in Parlamento – attacca l’avvocato – mi ha fatto anche solo una telefonata, nessuno ha chiesto che succede». Sarà per quel filo diretto del sindaco Purpora con Giancarlo Cancelleri, o con lo stesso Luigi Di Maio? «Ha sempre tenuto lui i contatti, ma il vero limite è l’assenza del Movimento sul piano locale – risponde Morello – perché sembra quasi che si dica: “una volta che siete eletti, ve la sbrogliate voi”. In realtà i tour e le dirette Facebook non bastano se non si toccano con mano i problemi del territorio, se non si studiano le carte». Il j’accuse dell’ex vicesindaco di Grammichele si chiude evocando una possibile soluzione: «Serve più filtro sulla qualità delle persone, per evitare di mandare al governo persone che non conoscono i meccanismi base della politica o dell’amministrazione. Serve gente che sappia sporcarsi le mani».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]