L'attaccante ha realizzato due gol contro il Messina: «Lì sono nato e ho anche giocato nell’Acr. La doppietta mi ha regalato emozioni». Il ragazzo va ancora a scuola: «Cerco di oganizzare al meglio le mie giornate, quest’anno c’è la maturità»
Igea Virtus: Miuccio, il 18enne che sogna l’Inghilterra «Il calcio è una passione, lì vorrei andare a studiare»
«Abbiamo giocato dando l’anima in campo. Continuiamo a testa bassa, cerchiamo di dare il massimo partita dopo partita e i risultati poi si vedranno». Parola di Giuseppe Miuccio, attaccante 18enne dell’Igea Virtus, che con la doppietta realizzata domenica scorsa è stato decisivo nel 3-1 rifilato al più quotato Messina. Un successo che è dovuto anche alle motivazioni date ai ragazzi dal tecnico Carmelo Mancuso: «Il mister ci dice di non esaltarci – spiega a MeridioNews il giovane calciatore -. Non abbiamo fatto ancora nulla, il campionato è appena iniziato e dobbiamo restare umili». La buona partenza dei giallorossi, quattro punti in due partite, non cambia quelli che sono gli obiettivi: «Il principale è la salvezza, dobbiamo cercare di raggiungere quanto prima i 40 punti. Dopodiché potremo pensare ad altro».
Il pallone non è l’unico impegno di Miuccio che frequenta anche la scuola e sta affrontando l’anno che lo porterà alla maturità: «Frequento il turistico a Furci Siculo. La mia giornata è ben divisa: parto alle 7 da casa per andare a scuola e da lì esco alle 13. Poi ho il tempo di mangiare un panino al volo e prendere il treno per andare all’allenamento. Alle 20 torno a casa e faccio i compiti, quest’anno è molto importante». Gli studi del ragazzo non si fermeranno alla maturità, l’intenzione è quella di proseguire con l’università, magari all’estero: «Quest’anno – spiega il 18enne – ho avuto la fortuna di fare un’esperienza all’estero. Sono stato in Inghilterra per un mese da alcuni amici e ho visto che l’ambiente è incredibile. Mi sono innamorato di quel posto e proverò a continuare gli studi lì».
Non è detto che la carriera nel calcio di Miuccio continui, ma il desiderio è continuare: «Il prossimo potrebbe essere un anno sabbatico dallo studio, oppure potrei restare all’Igea. L’obiettivo resta quello di proseguire gli studi nel Regno Unito, ma vorrei in ogni caso continuare a coniugare l’università con la passione per il calcio». Intanto il ragazzo ha realizzato due gol contro la squadra della sua città, regalandosi un’emozione importante: «Sono nato a Messina, ma poi sono cresciuto a Nizza di Sicilia, dove ancora vivo con la mia famiglia. Messina la considero comunque la mia città perché ci sono nato, ho anche giocato nell’Acr Messina quando ero negli allievi nazionali. È una società molto importante a livello regionale e segnare due gol contro una squadra del genere ti dà molte soddisfazioni». In squadra, oltre a lui, ci sono diversi giovani che fanno sacrifici: «Ci sono altri miei coetanei – prosegue l’attaccante -, chi va a scuola e chi vive al convitto».
All’Igea Virtus quest’anno è cambiato tutto, dalla dirigenza al tecnico alla squadra, ma il gruppo si è amalgamato in fretta: «Tutto è iniziato dal ritiro a Castiglione. Il mister ha allenato circa 180 giocatori e da lì in poi il gruppo si è cominciato a formare. Siamo rimasti in 25-30 e tutti insieme stiamo portando avanti l’Igea. I tifosi ci stanno aiutando tanto e li ringraziamo per questo». Sono tantissimi i giovani in rosa, ma il club ha preso anche diversi giocatori esperti per creare un buon mix: «I più esperti, quindi il capitano Emanuele Allegra, Aron Akrapovic e Gigi Le Piane, ci aiutano tanto. Ci spronano a dare il massimo in ogni allenamento».