La manifestazione, giunta al quarto anno, punta a far produrre, realizzare e proiettare i brevi filmati nell’arco della durata dell’evento, e il tutto portato avanti dagli stessi partecipanti
Kino, Palermo diventa capitale del cortometraggio Il festival ospiterà per una settimana 60 film-makers
Siamo abituati a vedere ogni tanto delle troupe che bloccano vie e piazze cittadine per realizzare scene di film, ma per una settimana la città diventerà una sorta di enorme set. Il merito è di Kino Palermo, il festival dei corti cinematografici che torna per la quarta edizione dal 24 al 30 settembre.
La particolarità di questa manifestazione, che si svolge in varie parti del mondo, sta nei suoi limiti autoimposti: infatti i 60 iscritti di quest’anno, che siano film-makers, videomakers o semplici appassionati di cinema provenienti da varie nazioni, dovranno creare da zero la propria opera della durata non superiore a 666 secondi (ma in media ogni film dura non più di 5 minuti, ed alcuni sono semplici teaser di pochi secondi): scrivendola, facendo i casting, girando, montando e proiettando il cortometraggio, utilizzando la propria attrezzatura e il tutto in appena 2 o 3 giorni.
Un vero tour de force, se si pensa che di solito solo per le fasi di sceneggiatura e selezione di attori e location servono varie settimane. Ma in questo caso le regole non vogliono essere delle tagliole, ma stimoli per la creatività, l’immaginazione e – perché no – un invito alla solidarietà e alla collaborazione tra colleghi artisti. «Non si vince nulla – spiega Anna Zito, organizzatrice del festival – visto che la vita non è una gara. L’idea alla base è la condivisione: attori, registi, sceneggiatori, costumisti, sono ruoli intercambiabili. Durante Kino tutti possono far tutto». Ed infatti nelle passate edizioni è capitato molto spesso che una stessa persona partecipasse in vari ruoli anche a cinque-sei (o più) corti diversi.
Il concept alla base della kermesse nasce nel 1999 in Canada, per poi oltrepassare l’Atlantico e attecchire qualche anno dopo in Francia e a Berlino. Col passare degli anni il format si è diffuso in tutta Europa ed oltre, e adesso sotto il nome di Kino Kabaret si trova un fitto calendario di tappe che vanno dall’Australia alla Polonia, da Israele alla Finlandia, e in alcuni casi le città fanno più eventi in un anno. Inoltre, sono presenti un sito e un canale Youtube dove vengono caricate tutte le opere girate.
«Il festival è autofinanziato – sottolinea Davide Munna, responsabile della tappa palermitana -, e mettiamo a disposizione dei partecipanti un minimo di attrezzatura, anche se servirebbe qualche aiuto esterno, ad esempio un proiettore professionale. Abbiamo partecipanti che provengono da Haiti, Francia, Germania, Cina, Russia, ma stranamente pochi palermitani. Questa manifestazione nasce per il piacere di produrre film e di creare una rete di contatti con persone che hanno interessi o fanno parte di questo stesso ambiente, ma è capitato che qualcuno degli iscritti abbia poi portato il lavoro realizzato qui nel circuito dei festival cinematografici più noti».
I partecipanti provenienti da fuori provincia o dall’estero saranno ospitati presso dei locali dove potranno fare indoor camping, mentre la base operativa del festival sarà il laboratorio Qmedia di via degli Schioppettieri n°8. Il festival è diviso in tre sezioni, una da 72 ore e le altre due da 48, al termine delle quali sarà organizzata una proiezione serale (sempre alle 21) aperta al pubblico. Le date sono il 26 settembre (nella sede di Qmedia), il 28 settembre (al Malox di piazzetta della Canna) e il 30 settembre (presso la Galleria d’Arte Moderna a piazza Sant’Anna).