Priolo, nella giunta Gianni anche un indagato Assessore Calafiore coinvolto in Open Land

Il neoeletto sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni, ha nominato l’ingegnere Mauro Calafiore come assessore con delega a Infrastrutture ed opere, Lavori pubblici, Servizi cimiteriali, Urbanistica, Ecologia e Urban center. Quello di Calafiore al Comune priolese – dove non risiede – è un rientro, è lì infatti che dal 1986 al 1994 ha già ricoperto il ruolo di ingegnere capo. Nel frattempo per lui, anche le cariche al vertice dell’ufficio tecnico nel Comune di Siracusa

«Sembrerebbe che a suo carico ci siano procedure giudiziarie – denunciano dal gruppo locale di Articolo unoMdp – Non abbiamo nulla contro la persona o la sua professionalità ma chiediamo al sindaco: a Priolo non ci sono persone o professionisti che avrebbero potuto svolgere questo importante ruolo? Considerato inoltre – aggiungono – che questo Comune è stato già commissariato per motivi legali, non sarebbe stato opportuno optare per una persona totalmente libera da possibili chiacchiericci?». 

Il nome di Mauro Calafiore a Siracusa è legato alle complesse vicende della società Open Land per la realizzazione del centro commerciale Fiera del Sud che sono finite al centro dell’indagine sul cosiddetto sistema Siracusa. L’inchiesta sul cosiddetto sistema Siracusa che ha coinvolto gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore – entrambi arrestati – che hanno curato gli interessi della società e sono accusati di avere pilotato sentenze a favore di diversi gruppi imprenditoriali, grazie anche all’ex pm di Siracusa Giancarlo Longo e ad alcuni consulenti tecnici. Dalle indagini delle procure di Messina e Roma sono emersi i retroscena che hanno caratterizzato la costruzione e le successive penali chieste dalla società della famiglia Frontino al Comune per i presunti ritardi nella concessione edilizia. 

Ma cosa c’entra il neo-assessore priolese Mauro Calafiore in tutto questo? Facciamo un passo indietro. Nel 2009, l’ingegnere Natale Borgione, in quanto dirigente del settore urbanistica del Comune, comunica a Open Land, che aveva presentato una richiesta di concessione edilizia per la realizzazione di un centro commerciale, che il progetto non è compatibile con la destinazione d’uso dell’area. Facendo leva sul silenzio assenso, però, la società comunica l’inizio dei lavori. L’anno successivo, Calafiore viene nominato nuovo dirigente. È lui ad approvare la concessione per l’intervento edilizio. Nasce da lì la richiesta risarcitoria da parte di Open Land del presunto danno subito per il fermo dei lavori. In merito a questo è di ieri la decisione del tribunale di Siracusa che, con un decreto ingiuntivo, stabilisce che la ditta deve restituire all’ente comunale aretuseo i due milioni e 800mila euro già anticipati. 

Dopo la denuncia di Legambiente, nel 2015, il procuratore capo di Siracusa apre un fascicolo contro ignoti per i reati di abuso d’ufficio, violazione della normativa urbanistica, falso e violazione delle norme a tutela del vincolo paesaggistico. Nel gennaio del 2016, il procuratore dispone l’iscrizione per il reato di abuso d’ufficio dell’ingegnere Mauro Calafiore, responsabile dell’ufficio di pianificazione urbanistica del Comune di Siracusa – difeso dal legale Giuseppe Calafiore – che aveva annullato il diniego all’autorizzazione a costruire, adottato dal suo predecessore Borgione, e aveva dato la concessione edilizia. Questa testata ha provato a contattare il sindaco Pippo Gianni per una replica, ma non ha avuto risposta.


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