Da tecnico ha guidato sia rosanero (di cui ha vestito anche la maglia da calciatore) che gialloblu: «Credo che finalmente i giocatori sentiranno l’effetto Barbera – spiega a MeridioNews –. Lo stadio pieno può essere una spinta determinante»
Verso Palermo-Frosinone, la fiducia di Arcoleo «Rosa più in palla dei ciociari. Vedo l’1 fisso»
Palermitano doc, con un passato da giocatore e allenatore in maglia rosanero, Ignazio Arcoleo vuole sempre chiudere la sua chiacchierata con un sentito «Forza Palermo!». E anche stavolta, in vista della partita più importante della stagione, non è da meno. Intervistato da Meridionews, l’ex tecnico del Palermo (con un passato anche nel Frosinone) presenta così la gara di questa sera allo stadio Barbera: «Penso che il Frosinone giocherà aspettando e con una difesa a cinque. Hanno il vantaggio della posizione in classifica e giocheranno coperti. Credo però che il Palermo abbia una marcia in più rispetto agli avversari, perché è vero che hanno passato il turno col Cittadella ma hanno sofferto molto. I rosa invece sono stati più propositivi». In partite del genere, però, non c’è solo la forza di una squadra a farla da padrone, ma anche la tenuta mentale è un aspetto determinante. «Tutto dipenderà – prosegue Arcoleo – dall’aspetto psicologico dei giocatori in campo. Vedo il Palermo più incisivo e propositivo del Frosinone perché nei minuti finali col Cittadella hanno avuto un po’ di paura e hanno rischiato tanto. I siciliani sanno inoltre che devono attaccare, quindi dovranno spingere molto di più di quanto già fatto contro il Venezia. La squadra di Stellone mi è sembrata più in forma del Frosinone».
Sarà una sfida improntata sui 180 minuti, ma se il Palermo vuole andare in serie A bisognerà costruire qualcosa di positivo, ai fini del risultato, proprio tra le mura amiche: «Ai ciociari mancano dei giocatori importanti e questo può essere un vantaggio per i rosanero. Il Frosinone può aspettare e non fare la partita a tutti i costi. I siciliani però sono spigliati, i giocatori sono molto più rapidi e in condizione rispetto alla fine del campionato». E se il Palermo è più spigliato vuol dire che la cura Stellone, arrivato al posto dell’esonerato Tedino, sta funzionando: «Anche con Tedino il Palermo era andato bene, ma ci sono stati degli infortuni. È stato comunque bravissimo Stellone, prima si trattava magari di un problema prevalentemente psicologico. Ci vuole anche un pizzico di buona sorte e di fortuna. Il Palermo mi è piaciuto nella doppia sfida col Venezia, ha dimostrato personalità e incisività, con i cambi che sono stati interpretati in maniera positiva».
E proprio Roberto Stellone, il tecnico dei siciliani, ha guidato fino a un paio di anni fa i gialloblu portandoli in serie A. E dei ciociari conosce praticamente mezza squadra: «Stellone li ha portati in A e li conosce a memoria, conosce pregi e difetti della squadra. Sa quindi come schierare i suoi per venire a capo dell’incontro». La fiducia attorno alla squadra rosanero però è massimo. E ha contagiato anche l’ex tecnico palermitano: «Il Palermo ha tutte le carte in regola per vincere questo scontro casalingo. E poi parliamoci chiaro, se i rosa vogliono andare in serie A devono assolutamente vincere in casa». Si giocherà davanti alla spinta di oltre 30mila tifosi, pronti a riempire il Barbera: «Credo che finalmente i giocatori sentiranno l’effetto Barbera e che questo avrà sicuramente conseguenze positive. Sarà una spinta determinante. Entrare in campo con tutti questi spettatori e con la magia di uno stadio pieno sarà un grandissimo vantaggio per il Palermo». Infine, Arcoleo non si tira indietro neanche sul pronostico per la gara di questa sera: «Assolutamente, 1 fisso».