Il Pd scende in piazza in difesa di Mattarella «Per tutelare Costituzione e libertà del Paese»

Un sit-in in difesa della Costituzione e di solidarietà nei confronti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che «sta svolgendo un ineccepibile ruolo di garanzia a difesa della Carta Costituzionale e degli interessi degli italiani», dice Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all’Ars. Ieri, nel primo pomeriggio, alcuni politici dem si sono sentiti per telefono per commentare le recenti evoluzioni politiche al Governo e hanno deciso di scendere in piazza in difesa del Capo dello Stato e della Costituzione a Palermo, città d’origine del presidente. Così erano circa un centinaio alla Real Fonderia alle 19.

«È stato messo in stato d’accusa politica se non formale il Presidente della Repubblica per aver fatto valere le sue prerogative e cioè aver difeso le istituzioni a fronte di un tentativo di una costituenda maggioranza parlamentare di portare fuori dall’euro l’Italia essendosi dimenticati di chiederlo agli elettori, – spiega Fausto Raciti, segretario regionale del Partito Democratico – per cui una difesa non solo per un principio di trasparenza perché si tornerà al voto su questo tema su richiesta del Presidente. Per capire di cosa stiamo parlando basta sapere cos’è un mutuo a tasso variabile e quali sono le conseguenze, non di un’uscita dall’euro anche solo di un tentativo di uscita, sulla vita delle persone». 

Tra i big presenti Carmelo Miceli, Fabio Giambrone, Ninni Terminelli, Antonio Rubino, e Francesco Bertolino. «Per Cottarelli il Pd voterà la fiducia sapendo che è un governo che accompagna il Paese al voto realisticamente tra settembre e ottobre – aggiunge Raciti – Avevamo scelto di stare all’opposizione nel coso di questa legislazione, finisce prima per volontà di Salvini prima e del Movimento Cinque Stelle a ruota perché si sono rifiutati di proporre un altro nome rispetto a quello del Professor Savona all’Economia, quindi sarà un governo che si occuperà di ordinaria amministrazione in attesa di tornare alle urne».

E sugli attacchi feroci subiti dal Presidente da Movimento Cinque Stelle e Lega si esprime anche Antonio Rubino: «La risposta che questa sera Palermo ha dato è stata molto importante in poche ore abbiamo coinvolto non solo tutto il Pd – afferma – ma gran parte di società civile e altre frange di sinistra le minacce che ha ricevuto Mattarella sono eversive e pericolose che ricordano molto il linguaggio neofascista incarnato da Di Maio e Salvini, tutte le forze democratiche del Paese hanno il dovere di rispondere con forza con manifestazioni come questa. Dobbiamo difendere con forza la nostra Costituzione e la libertà del Paese. Io mi auguro che il Pd saprà trovare la forza di stare insieme compatto in visione delle nuove elezioni e che possa diventare il motore di una nuova alleanza progressista di centro sinistra che crei un argine vero forte e autorevole alla deriva che il paese rischia di avere se Salvini e Di Maio dovessero prevalere di nuovo alle urne. Abbiamo visto che faccia ha il M5s e Salvini e pensiamo che il popolo italiano si meriti di meglio».


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