Il consigliere di Palermo 2022, sarebbe stato ricattato per la sua sessualità quando da vicepresidente dell'Ast si oppose alla privatizzazione dell'azienda. Al suo fianco oggi scende anche l'avversario in sala delle Lapidi, capogruppo del M5S. «Vuole fare questo gesto come uomo e come esponente politico»
Sistema Montante, Cusumano parla del suo caso «Sono vittima dell’antimafia, mi difenderà Forello»
Tra le persone che sarebbero finite nella presunta rete di dossieraggio dell’ex presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante c’è anche Giulio Cusumano, consigliere comunale eletto tra le fila di Palermo 2022, che sarebbe stato messo sotto pressione, tanto da dover rivelare la propria omosessualità alla famiglia. Il fatto risalirebbe all’epoca in cui Cusumano era ai vertici dell’Ast, Azienda trasporti siciliana, controllata dalla Regione. Da vicepresidente dell’azienda si è opposto alla fusione tra Ast e Jonica Trasporti, che invece vantava una partecipazione dello stesso Montante, temendo che questo potesse portare alla privatizzazione della ditta. Oggi Cusumano ha preso parte alla veglia contro l’omofobia organizzata in piazza a Palermo. «Ho sempre partecipato – dice – però il mio stile è quello di lavorare in silenzio. E lo dico a maggior ragione in quanto vittima dell’antimafia. Lo diceva anche Sciascia, è successo anche a me: l’antimafia è diventata la vera mafia. Non gioisco dei problemi giudiziari altrui, ma sono contento che la giustizia faccia il suo corso. Se me lo consentiranno farò richiesta per costituirmi parte civile e se dovessi ricevere anche solo un euro di risarcimento lo devolverò ai sindacati dell’Ast».
Il consigliere torna dunque sulla vicenda che ha visto coinvolta l’azienda dei trasporti. «Sono stato un amministratore che credeva in quello che faceva e qualora mai si dovesse privatizzare l’Ast bisognerà farlo con un bando pubblico con gara europea e dovranno uscire i soldi per comprarla, perché l’azienda è ricca di proprietà immobiliari ed è quello a cui puntavano». Cusumano aveva già parlato di fronte ai magistrati delle pressioni subite nel 2010, questa volta però sarà affiancato da un legale che è tra i suoi più grandi avversari in sala delle Lapidi, Ugo Forello, capogruppo in Consiglio del Movimento Cinque Stelle. «Il candidato sindaco dei Cinquestelle – conferma – mi ha comunicato che sarà il mio avvocato gratuitamente nel processo che mi riguarda. L’ho ringraziato, gli ho detto che sarò felice di offrirgli una cena. Vuole fare questo gesto come uomo e come esponente del Movimento 5 stelle».
E Forello difenderà Cusumano anche nell’eventuale procedimento che scaturirà dalla querela sporta ai suoi danni dall’ex governatore Raffaele Lombardo che, a detta del consigliere, sarebbe stato tra quelli che hanno esercitato pressioni su di lui affinché l’affare con Jonica Trasporti andasse in porto. «Sono sereno – conclude Cusumano – perché tutto quello che ho detto al pm due anni fa è stato ritrovato poi all’interno del dossier su di me. Quelle cose le ripeterò al processo e ho tante persone che testimonieranno insieme a me. È ignobile, hanno tentato di legare la mia vita privata a certi stereotipi. Se fosse uscita la notizia di un 32enne che di giorno fa l’amministratore e la sera fa festini con droghe e ha parenti mafiosi sicuramente sarebbe stato un colpo. Ma non assumo droghe e anche se sono originario di Cinisi non sono parente di Badalamenti».