Comunali, il lifting alle cinque liste per Bianco Cooptati gli assessori e scomparse due sigle

Ore 11.57. Tre minuti prima della scadenza la lista Primavera per Catania plana sui tavoli della segreteria generale del Comune, chiudendo il perimetro della coalizione del sindaco Enzo Bianco. Perimetro che, stando ai piani della vigilia ma anche ai fac-simile che circolavano in città, avrebbe dovuto essere più largo. Per strada si sono persi almeno due contenitori civici che avevano già nome e simbolo: Catania attiva e Catania autonoma e solidale. In totale il centrosinistra avrebbe così potuto contare su sette e non sulle sole cinque liste che, alla fine, sosterranno ufficialmente la scalata di Bianco verso il quinto mandato. 

Almeno quattro avrebbero dovuto essere il frutto della scomparsa del simbolo Pd e delle mani libere per le correnti. La virata verso il dimagrimento della coalizione non sembra essere stata né serena né ragionata su tempi lunghi. Uno stato d’ansia scolpito proprio in quell’orario di protocollo, 11.57, sulle carte della lista Primavera per Catania. Il cui lifting in zona Cesarini pare essere stato robusto. E riflesso nel via vai di dem per i corridoi di Palazzo degli elefanti proprio mentre negli uffici si definiva l’assetto finale del centrosinistra. 

A ridosso della chiusura delle liste, sembra proprio essere scattata una chiamata in extremis che precetta innanzitutto quegli assessori parsi, dapprima, più che pronti a chiudere l’esperienza in politica: il tecnico Salvo Andò, l’assessora Maria Ausilia Mastrandrea e l’ex sindacalista Uil Fortunato Parisi. Nel frattempo Catania attiva – dapprima patrocinata dalla consigliera uscente Ersilia Saverino e dal deputato regionale Pd Anthony Barbagallo – e Catania autonoma spariscono dai radar forse perché mai realmente ritenuti progetti competitivi. 

Su Primavera il marchio dell’amministrazione viene impresso nettamente, sebbene gli assessori in campo siano soltanto tre. Il delegato al Decoro urbano Salvo Di Salvo spunta infatti fra i nomi della corazzata Con Bianco per Catania, affiancato da consiglieri uscenti di peso come Daniele Bottino, Lanfranco Zappalà, Mario Crocitti. L’ex Mpa, tuttavia, veniva dato in compagnia di Saverino fino a poche ore prima di ieri. L’effetto domino dunque pare esserci stato, con tanto di vittime illustri quali Francesco Petrina, a sorpresa non ricandidatosi. Ma rinuncia anche il capogruppo Pd Giovanni D’Avola, l’ultimo forfait di un elenco che comprende anche il vicesindaco Marco Consoli e la presidente del Consiglio Francesca Raciti. Elenco che ha generato non poco malcontento specie fra i big che, invece, sono rimasti in trincea. Da tre potenziali liste, così, ne è venuta fuori solo una, diventata peraltro sede di un inatteso test elettorale per chi ha impersonato l’amministrazione Bianco. 

Salvo Andò, nominato al Bilancio poco più di un anno fa, si sente a tutti gli effetti protagonista di un «fuori programma». «Non era preventivato – dice a MeridioNews – ma sarà però un modo per dare ancora un contributo a un progetto che a mio avviso deve continuare». Pur ricorrendo alla definizione di «candidatura di servizio», più salda vuole mostrarsi l’assessora Mastrandrea, entrata in giunta cinque mesi fa al posto di Valentina Scialfa: «Sono sempre stata ipoteticamente candidabile, mi sono preparata comunque sapendo che, se ci fosse stato lo spazio, non mi sarei tirata indietro».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]