Vucciria, Uwe va via nel giorno dello sgombero «Attaccati perchè abbiamo chiesto trasparenza»

«Io non voglio più un compromesso, questo è il mio ultimo intervento artistico, bisogna andare avanti». Uwe Jaentsch, il celebre artista austriaco ma naturalizzato da tempo palermitano, va via. Lui e la compagna Costanza Lanza di Scalea sono stati per 19 anni il volto, il cuore e l’anima della Vucciria. E la loro dimora a piazza Garraffello, esattamente in quel palazzo Mazzarino che ha ricevuto l’ordinanza di sgombero lo scorso 13 marzo (come anticipato da MeridioNews) e che nel frattempo è diventata la residenza artistica denominata Stanza della Compensazione, va via con loro. 

Oggi lo sgombero avrebbe dovuto essere reso esecutivo. Ma la coppia ha preferito giocare d’anticipo. Tra oggi e domani Uwe e Costanza porteranno con sè i propri cimeli, le proprie opere d’arte, coprendo la volta dell’appartamento di nero per oscurare ciò che la tanto paventata riqualificazione del quartiere rischia di oscurare. Ovvero la storia del quartiere più famoso della città, le storie di chi lo ha abitato e lo ha vissuto davvero, per far posto a nuove residenze e a una nuova idea di Palermopiù “vivibile”, più disciplinata, più legale

Parole che Uwe non riconosce o che vanno almeno contestualizzate. «Cos’è la riqualificazione? Cosa è successo qui con la legalità?» chiede ai giornalisti accalcati durante la conferenza stampa che, insieme a Costanza e al loro legale Valerio D’Antoni, ha spiegato il proprio punto di vista in due momenti. Il primo davanti la fontana di piazza Garraffello, recentemente restaurata, e poi all’interno della Stanza di Compensazione che racchiude(va) in pochi metri quadri l’essenza del suo lavoro e della sua storia. Sul soffitto l’affresco delle rose di Uwe con cui l’artista ha decorato il rudere dell’ex Loggia dei Catalani dopo l’ultimo crollo del 2014, e che nel 1999 tappezzavano le 19#stanze, il primo intervento realizzato in piazza Garraffello. Uwe e Costanza, insomma, ci sono sempre stati nelle mille fasi che la Vucciria ha attraversato. «Questa fontana non è stata manco riqualificata, come piace dire a voi – dice Uwe -, è stata soltanto ripulita. Anzi, non toccate troppo forte la rete che se no rischia di cadere».

Costanza  invece respinge le accuse di abusivismo lanciate negli scorsi mesi alla coppia. «Noi non stavamo qui perchè non avevamo un tetto, abbiamo scelto di starci – afferma -. Noi vivevamo qui con un comodato d’uso, un accordo sulla parola con l’ex proprietaria Lella Feo, siamo stati denunciati per occupazione abusiva il 15 gennaio 2018, e poi è arrivata la richiesta di sgombero. Credo che mai nella città di Palermo ci sia stata una procedura più rapida. Siamo stati attaccati soltanto perchè abbiamo chiesto trasparenza sui nuovi acquirenti della Vucciria. Chiediamo ora all’intera città di pretendere trasparenza per un’operazione che vuole cancellare la memoria della gente, la memoria di questo luogo, che vuole fare uscire i figli dei vecchi commercianti. Invece chi vive qui deve essere aiutato a rimanere».

Un abbandono, quello della coppia, che però non sembra definitivo. Trattenute a stento le lacrime, Uwe e Costanza rimangono forti e determinati. Li aspetta l’estero, Berlino e Vienna le prime mete, mentre Palermo sembra averli rigettati, assetata di turismo e commercio. «Continueremo a vegliare sulla piazza, a lavorare per la piazza, da altri punti di vista». Non si sentono sconfitti, Uwe e Costanza. O forse, almeno per oggi, nel giorno in cui due dei più antichi residenti del quartiere, che tanto hanno fatto per la Vucciria, vanno via … almeno per oggi, forse, non è il caso di parlare di sconfitte e di vittorie.

«Qual è la vittoria? – chiede l’avvocato D’Antoni -. Un intervento di recupero su cui non si sa assolutamente nulla? Se questo intervento finisce con le foto che abbiamo visto dei progetti, con venti appartamenti che vengono venduti con un’operazione di speculazione edilizia,  è riqualificazione? E nella riqualificazione in ogni caso c’è anche dell’altro: preservare per esempio la destinazione che aveva prima questo immobile, preservare quello che c’era attorno, preservare chi ha vissuto e vive il quartiere e avrebbe preferito restare, invece che essere costretto ad andare via».

Uwe e Costanza, poi, negli ultimi mesi avevano preso a denunciare la militarizzazione di piazza Garraffello. Fotografando la continua presenza delle forze dell’ordine. «Ogni fine settimana qui ci sono due camionette dell’antisommossa – racconta Costanza -. E poi cinque o sei auto tra carabinieri e polizia. Vogliono un quartiere muto. Ma quanto ci costa tutta questo? È una spesa enorme di denaro pubblico per reprimere lavoro e creare emigrazioni. Noi abbiamo chiesto risposte a tutto questo, e non ci sono state date. Non è corretto».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]