Un lungo fiume di rifiuti i cui non si vede la fine. Si presenta così l'arteria periferica cittadina, che da via Lazzaretto conduce alla trafficata via Cristoforo Colombo. L'immondizia riempie una ampia porzione a margine della carreggiata. La questione dovrà essere affrontata dal commissario Salvatore Scalia
Acireale, rifiuti a perdita d’occhio in via Sclafani «Pezzi di carrozzerie, forse scaricati coi camion»
Un lungo fiume di rifiuti di cui non si vede la fine. Si presenta così la mega discarica di via Sclafani, strada periferica di Acireale che da via Lazzaretto conduce alla trafficata via Cristoforo Colombo. L’immondizia riempie una grande insenatura a margine della carreggiata. Oggi le dimensioni della discarica sembrano sproporzionate, tanto che si fa fatica a definirne i limiti. Oltre ai consueti rifiuti organici tra cui si fanno spazio le grosse buste nere, si possono notare varie tipologie di ingombranti: dal materiale di risulta alla ferraglia. Elementi che fanno pensare allo scarico di rifiuti da cantiere. E, a giudicare dalle lamiere da cui sbucano interi paraurti, ad infoltire la discarica potrebbe aver contribuito anche qualche carrozziere.
Via Sclafani è in una zona isolata, spesso percorsa in alternativa alle vie più trafficate. Così il punto è diventato una meta allettante per chi ha deciso di dismettere grosse quantità di immondizia, fino a formare una montagna. Questa e altre questioni dovranno essere affrontate dal commissario Salvatore Scalia, insediatosi lo scorso 25 marzo dopo i fatti che hanno coinvolto il sindaco Roberto Barbagallo, oggi agli arresti domiciliari, accusato di corruzione elettorale. Il magistrato avrà il compito di traghettare la città delle cento campane fino alle prossime elezioni che si terranno il 10 giugno.
Intanto sulla mega discarica di via Sclafani si esprime l’ex assessore all’Ecologia Francesco Fichera. «Su via Sclafani eravamo intervenuti l’anno scorso, quando ne avevamo deciso la chiusura temporanea – afferma a MeridioNews -. Prima di riaprirla al pubblico l’avevamo ripulita». Un’azione che però, a giudicare dagli scenari attuali, non è bastata a dissuadere gli incivili. In più, secondo lo stesso Fichera, i rifiuti ingombranti non si sarebbero accumulati nel tempo, ma sono frutto di grandi dismissioni fatte in singole volte.«Ho visto materiale di cantieri e carrozzeria: questo fa pensare al fatto che qualcuno sia andato lì a scaricare con un camion – continua – dubito che siano andati a gettare un paraurti alla volta».
L’ex componente della giunta Barbagallo prova a dare un suggerimento al commissario. «Per dare una risoluzione al problema, intanto, l’ufficio ambiente potrebbe segnalare la discarica alla Tekra, (ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, ndr), che provvederà a inserire il punto nel programma di rimozione delle discariche«». In ultimo Fichera non chiude le porte al commissario. Il quale, non appena si è presentato alla città, ha ipotizzato una collaborazione con gli elementi della scorsa consiliatura a titolo gratuito, qualora questi fossero disponibili. «Sono assolutamente disposto a collaborare col commissario se lui lo ritenesse necessario».