I carabinieri hanno arrestato quattro persone, tra loro Salvatore Nicotra detto Turi da Macchia. L'uomo avrebbe deciso di vendicarsi dopo che una persona avrebbe portato via alcune macchinette dalla stazione di benzina che gestisce. Per il presunto ladro era stata già scavata una fossa per il seppellimento
Giarre, referente Laudani mandante di un pestaggio Dopo aggressione era pronta le buca per la vittima
La fossa era già pronta. Dentro sarebbe dovuto finirci un uomo di Giarre, dopo essere stato vittima di un pesante pestaggio tra le strade del Comune ionico. A ordinare l’esecuzione, come riportano in una nota stampa i carabinieri, sarebbe stato Salvatore Nicotra, conosciuto nell’area pedemontana come Turi da Macchia. Già condannato per associazione mafiosa, è stato indicato da diversi collaboratori di giustizia come il referente del clan dei Laudani. Il pestaggio sarebbe avvenuto il 6 novembre scorso, nel centralissimo corso Italia, a pochi passi dal Duomo.
A colpire l’uomo, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, tre persone. Le stesse, dopo avere derubato la vittima, l’avrebbero caricata in auto per portarla in una zona rurale. Dove, per l’appunto, ad aspettarli c’era Nicotra. Indicato come il mandante dell’aggressione. L’uomo a questo punto avrebbe ordinato ai tre complici, tre giarresi incensurati di 20, 21 e 35 anni, di scavare una buca dove avrebbero dovuto seppellire il malcapitato. Dopo, ovviamente, averlo ucciso. Il colpo di scena arriva però quando Nicotra decide di tornare sui suoi passi, perché convinto da uno tre aggressori. Soltanto perché il pestaggio era avvenuto in pieno giorno, in una zona di Giarre in cui transitano solitamente molte persone. La possibile presenza di testimoni avrebbe quindi convinto Turi da Macchia a desistere.
La persona offesa ha riportato diversi traumi in tutto il corpo, fratture alle costole e lesioni interne ai polmoni. Tanto da rendere necessario un doppio, e delicato, intervento chirurgico. La vittima, secondo quanto riportato da La Sicilia, sarebbe stato il responsabile di un furto di macchinette da videopoker, istallate in una stazione di servizio gestita da Nicotra all’ingresso di Macchia; piccola frazione di Giarre. L’uomo, insieme ai suoi tre complici, è stato condotto dai carabinieri nella casa circondariale di piazza Lanza, a Catania. Dovranno rispondere, a vario titolo, di furto, sequestro di persona e tentato omicidio in concorso.