Questo il succo delle misure contenute nella piattaforma approvata ieri dal consiglio comunale congiunto di 11 Comuni riuniti alla Real Cantina Borbonica di Partinico insieme alle organizzazioni sindacali, associazioni e semplici cittadini. Inviata poi al presidente Musumeci e all'assessorato regionale all'Agricoltura
Invaso Poma, le proposte del Comitato per garantire l’acqua «Tutelare le città costiere e il reddito di migliaia di famiglie»
Costruire una politica a breve, medio e lungo termine per garantire nel presente e nel futuro l’acqua alle città costiere, che in estate vedono aumentare residenti e fabbisogno idrico, e ai settemila ettari di campagna coltivati, prima fonte di sostentamento in quel territorio. Questo il succo contenuto nella piattaforma approvata ieri dal consiglio comunale congiunto di 11 Comuni che insieme alle organizzazioni sindacali e di categoria, associazioni e semplici cittadini hanno dato vita al Comitato Invaso Poma. Il documento è stato siglato a Partinico alla Real Cantina Borbonica e poi inviato al presidente della Regione siciliana e all’assessorato regionale all’Agricoltura.
«L’acqua ha trasformato radicalmente le tradizionali coltivazioni nel nostro comprensorio – dicono i promotori nel documento finale – per cui la mancanza di questa risorsa apporterebbe gravissimi danni alla produzione e al reddito di migliaia di famiglie». Una risorsa, quella dell’invaso, che è frutto, ricordano, «di epiche lotte popolari sotto la guida di Danilo Dolci». Oltre all’invaso, alle reti di distribuzione e alla struttura organizzativa di consorzi di bonifica Pa2 il territorio dispone, dicono ancora i firmatari del documento, «di progetti che se realizzati nei tempi dovuti potrebbero costituire una politica di salvaguardia dei bisogni idrici limitando i disastri generati dalle ormai cicliche crisi provocate dalla siccità».
Tra le misure da intraprendere a breve termine c’è la valutazione delle risorse presenti nell’invaso all’inizio della campagna irrigua, la presenza di un membro del comitato al tavolo tecnico di assegnazione delle quote di risorse idriche, il ripristino della funzionalità delle reti irrigue, la riorganizzazione dell’ufficio di Partinico del consorzio di bonifica Pa2. Individuati tra gli interventi a medio termine invece la verifica delle condizioni dell’impianto di recupero acque reflue nella contrada Incrastone di Partinico, la sistemazione del perimetro viario dell’invaso Poma, il ripristino dell’impianto di sollevamento dell’acqua dal Garcia nel fiume Jato. Tra quelli a lungo termine infine c’è la programmazione della produzione agricola sulla superficie irrigua.
«È importante che dopo mesi di preparativi si sia realizzata una riunione dei consigli comunali di tutta la zona – afferma Pino Gagliano, segretario Cgil Camera del lavoro di Partinico – per valorizzare e razionalizzare le risorse idriche sia per la città che per le campagne e dare speranza a una nuova generazione di imprenditori agricoli e nuove possibilità di lavoro».