Un risultato nettamente opposto rispetto a quello registrato al plurinominale. Che a influire sugli elettori siano state le vicende giudiziarie che hanno recentemente coinvolto l’amministrazione comunale? Il sindaco lo esclude categoricamente e parla, anzi, di successo: «La città è storicamente democristiana»
Caso Bagheria, all’uninominale vince il centrodestra Cinque: «Ma M5S finalmente è prima forza politica»
In tutto 55 sezioni e un totale di 27.528 bagheresi che nella giornata di ieri si sono recati alle urne per esprimere la loro preferenza. E il risultato che adesso emerge rischia di gettare un’ombra sul Comune del Palermitano guidato dal sindaco pentastellato Patrizio Cinque, autosospeso dopo il coinvolgimento nell’inchiesta condotta dai magistrati di Termini Imerese. Malgrado, infatti, il Movimento 5 Stelle sia il partito più votato al Senato plurinominale con 8.282 voti, seguito a ruota da Forza Italia poco sotto con 7.514 preferenze, all’uninominale a vincere è il centrodestra.
Al Senato uninominale prevale Ester Bonafede della coalizione di centrodestra formata da Fratelli d’Italia, Lega, Noi con l’Italia-UDC e Forza Italia con 11.094 voti (46,74%), seguita a ruota da Loredana Russo (M5S) con 8.770 voti e Mario Cicero della coalizione di centrosinistra (PD, +Europa, Civica popolare Lorenzin, Italia Europa Insieme) con 2.549 voti. Stesso copione per la Camera uninominale, dove a salire è Maria Carolina Varchi, che ha ottenuto il maggior numero di voti per effetto della coalizione di centrodestra con 12.119 voti (45.74 %), seguita da Vittoria Casa (M5S) che ha ottenuto invece 10.259 voti e da Franco Vasta (colazione di centrosinistra) che ha totalizzato 2.686 voti.
Un dato quasi in controtendenza rispetto ai risultati registrati al plurinominale, dove a trionfare è il Movimento 5 Stelle come in tutti i collegi del Palermitano. Un dato, questo, che potrebbe aver risentito delle recenti vicende che stanno scuotendo Bagheria e la sua amministrazione comunale? Il sindaco Cinque, anche lui eletto all’epoca al plurinominale, è coinvolto infatti nell’inchiesta condotta dai magistrati termitani sulla gestione dei rifiuti e sull’abusivismo. Il primo cittadino, per il quale la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio appena una settimana fa, è indagato per i reati di turbativa d’asta, abuso d’ufficio, falso, rivelazioni di segreto d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. «Non è un sindaco del Movimento», aveva commentato sulla vicenda il leader dei cinque stelle Luigi Di Maio in campagna elettorale, prendendo addirittura le distanze dal sindaco.
Non la pensa così, però, proprio Cinque, che esclude che a influire sul risultato all’uninominale sia stata l’inchiesta che lo riguarda. «Il Movimento 5 Stelle, rispetto alle elezioni nazionali di cinque anni fa, in realtà è cresciuto: siamo passati da poco meno di ottomila voti ai quasi novemila arrivati adesso – spiega il sindaco -. Quindi, è cresciuto il numero di cittadini che ha votato per i 5 Stelle. Si sa che Bagheria è una città storicamente democristiana di centrodestra, dove i vari Saverio Romano negli anni hanno fatto man bassa dal punto di vista elettorale, in ogni tornata». Il sindaco Cinque è ben coscio, quindi, che il confronto, quando si parla di elezioni a Bagheria, si focalizza sempre storicamente contro il centrodestra, che nel Comune ha ad oggi, numeri alla mano, ancora molto seguito. La sua prospettiva però non può che essere positiva e ottimista: «È vero anche che il Movimento per la prima volta a Bagheria alle Politiche supera Forza Italia e si attesta come prima forza politica. La scorsa volta, cinque anni fa, Forza Italia (Pdl) fu il partito più votato».
«I candidati in questo caso erano in quattro, questo occorre dirlo – continua Cinque sul risultato all’uninominale -. La competizione da parte del centrodestra nei nostri confronti è molto forte, proprio per evitare che noi potessimo crescere nel territorio, cosa che negli altri Comuni del comprensorio non avviene». Il Movimento candida due bagheresi, Caterina Licatini e Vittoria Casa, entrambe elette: «Questo ci consente di portare avanti il progetto territoriale e per la prima volta nella storia di questa città di avere un deputato regionale bagherese, Salvatore Siragusa, due parlamentari alla Camera, cioè Licatini e Casa, e un’amministrazione comunale che governa la città. È la prima volta nella storia della città che una forza politica riesce ad eleggere persone del territorio e non fa eleggere persone di altri territori facendogli prendere voti qui. Per questo c’è da parte nostra tanta soddisfazione».
Il dato storico, intanto, rivela secondo il sindaco Cinque un forte attaccamento alla figura di Silvio Berlusconi, ma «confidiamo che questa sia l’ultima volta, lo abbiamo visto molto stanco, non pensiamo che possa reggere un’altra campagna elettorale». Il Movimento, quindi, si tiene pronto per lo storico ritiro dai giochi dell’ex premier: «Cercheremo di fare in modo che questo elettorato di Forza Italia trovi le risposte anche nel Movimento, visto che adesso potremo governare anche la nazione e potremo attrarre nuovi elettori». Nell’attesa, l’atteggiamento resta positivo e tiene conto proprio della crescita, a livello di elettorato, registrata da cinque anni a questa parte. Tra un anno intanto sarà la volta delle amministrative: «Abbiamo tempo per lavorare per consolidare il risultato di cinque anni fa. C’è anche la Lega però, che per la prima volta riesce ad avere un bel po’ di voti un po’ in tutti i Comuni siciliani – osserva infine -, non so onestamente come leggere questo dato, lo scopriremo, ma di certo non è da sottovalutare».