I medici nominati dal commissario dell'azienda sanitaria hanno consegnato la relazione finale, trasmessa anche alla magistratura. Secondo il loro approfondimento non si registrano anomalie «nell'intero processo di assistenza alla neonata»
Trapani, chiusa indagine interna sulla neonata morta Asp: «Non c’è stata nessuna carenza assistenziale»
La neonata morta all’ospedale di Trapani lo scorso 28 gennaio ha perso la vita per uno schock settico, cioè un’improvvisa e violenta infezione batterica. La conferma arriva dal lavoro della commissione interna nominata dall’Asp per chiarire eventuali responsabilità di medici e personale sanitario. Secondo le conclusioni della relazione, non c’è stata «nessuna carenza assistenziale nel corso dell’intero processo di assistenza alla neonata».
La commissione – nominata dal commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Giovanni Bavetta – era formata da Pietro Di Stefano e Domenico Messina, rispettivamente direttori del dipartimento Materno-infantile e del dipartimento Servizi dell’Asp; da Maria Carmela Riggio, risk manager aziendale; e da Vincenzo Portelli, primario dell’Uoc Malattie infettive.
«Appropriato il percorso diagnostico e il trattamento terapeutico sul sostegno del circolo e delle funzioni vitali – si legge nella relazione finale, consegnata all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e alla Procura che indaga sulla vicenda -. Il trattamento con antibiotici ad ampio spettro sulla scorta del quadro clinico è stato confermato dal test di antibioticogramma dell’emocoltura. La positività dell’emocoltura per streptococcus agalactiae (group B) ha confermato l’ipotesi diagnostica di sepsi batterica ad esordio precoce, che ha causato come complicanza lo shock settico». I colleghi non hanno riscontrato anomalie neanche nella «condotta ostetrica relativamente all’induzione del travaglio, al monitoraggio dello stesso all’assistenza al parto a al post partum», definita «appropriata e secondo le linee guida vigenti».
«Mi dispiace ancora per i genitori della piccola neonata – commenta il commissario dell’Asp, Bavetta – rispetto il loro dolore , ma è giusto in questo caso anche riconoscere e sostenere sempre di più i nostri operatori sanitari ad andare sempre avanti nell’offrire una sanità sempre più efficiente e sicura. Io prometto che non abbasseremo mai la guardia e che questi episodi devono servire a migliorare sempre di più il rapporto di fiducia fra la nostra azienda e i cittadini tutti».