Vertenza Pubbliservizi, licenziamento per 379 lavoratori «Situazione della società inesorabilmente peggiorata»

«Bere o affogare». Un punto fermo nella vertenza dei lavoratori Pubbliservizi lo ha messo oggi l’amministratore unico Silvio Ontario: ha inviato a tutti una lettera di avvio delle procedure di licenziamento collettivo. Un documento di quattro pagine che passa in rassegna le vicissitudini economiche della società, per annunciare che è cominciato il percorso per la «cessazione dell’attività aziendale». Una lettera che arriva a 24 ore dalle rassicurazioni del sindaco metropolitano Enzo Bianco, che aveva tranquillizzato i sindacati a proposito della possibile risoluzione positiva di una vicenda che tiene appesi i 379 lavoratori. Il cui costo mensile, solo per gli stipendi, si aggira intorno al milione di euro. A fronte dei 700mila euro messi in campo dalla Città metropolitana per pagare, ogni 30 giorni, le spettanze di un contratto scaduto il 31 dicembre 2016 e da allora vigente in regime di proroga.

«Negli anni, la situazione economico-finanziaria della società è andata progressivamente e inesorabilmente peggiorando», si legge nel documento inviato alle sigle sindacali, al centro per l’impiego di via Coviello e alla direzione regionale del Lavoro. Del resto, che Pubbliservizi non navigasse in buone acque si sa da tempo. In mezzo ci sono state anche le vicende giudiziarie che hanno travolto l’ex presidente della società partecipata ex provinciale Adolfo Messina e, parecchi mesi dopo, la decisione dell’amministratore unico Ontario di portare in tribunale i libri contabili per fare partire la procedura fallimentare. In tutto questo, i 379 lavoratori hanno cominciato uno sciopero anche piuttosto eclatante. Avviato e interrotto a fasi alterne.

Il 22 novembre, un incontro al centro per l’impiego tra gli amministratori della società e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali aziendali aveva sancito un brusco stop nella singhiozzante trattativa tra impresa e dipendenti. Quel giorno era stato proposto di fare ricorso al Fis, fondo di integrazione salariale, riducendo del 37 per cento il monte orario dei lavoratori. Ma di fronte a questa opzione i sindacati hanno opposto un niet deciso. «Serve un piano di rilancio», dicevano i rappresentanti dei lavoratori. Una sorta di piano di rientro per aggiustare le casse di Pubbliservizi e mantenere i livelli occupazionali. Con l’aggiunta della certezza che la Città metropolitana rinnovasse il contratto alla ditta. Fatto, quest’ultimo, che allo stato attuale non c’è, come Ontario non manca di fare notare.

«Solo un rinnovo del contratto da parte della Città metropolitana, a condizioni tali da sostenere i costi di funzionamento, potrebbe (in tutto o in parte) scongiurare la cessazione dell’attività aziendale», continua Silvio Ontario nella sua missiva. «La procedura di mobilità era nell’aria da quel famoso 22 novembre», dice a MeridioNews Rita Ponzo, segretaria generale Fisascat Cisl. «L’azienda ha temporeggiato, ma questo documento non cambia la nostra linea – prosegue la sindacalista – Vogliamo un contratto congruo. Il sindaco Bianco ci ha comunicato la nomina di una squadra di commercialisti che si occupi di asseverare il piano di rilancio. Adesso ci sono 75 giorni di tempo per trattare, siamo fiduciosi di riuscire a farcela». «Il timing di questa vicenda è, al minimo, inquietante», interviene Paolo Magrì, Cisal terziario. «Ieri si è parlato di dare continuità ai lavoratori e assicurare un sereno Natale, poi ecco cosa è capitato – conclude -. Dobbiamo trovare una soluzione. Che non sia né bere né affogare».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]