Giuseppe e Salvatore Villaggiante (rispettivamente classe 1968 e 1970), secondo la procura di Caltagirone, avrebbero evaso le imposte tramite dichiarazioni fiscali fraudolente. Negli anni sarebbe emersa una sproporzione tra i redditi dichiarati e il tenore di vita delle loro famiglie di circa due milioni di euro. Guarda le foto
Caltagirone, sequestrati 4,4 milioni a due fratelli Accusati anche di usura, estorsione e riciclaggio
Un valore complessivo di 4,4 milioni di euro: tra conti correnti, società nel commercio di automobili, immobiliari e agricole, 28 terreni, 24 immobili e 190 veicoli. È il patrimonio che è stato sequestrato ai due fratelli Giuseppe e Salvatore Villeggiante (rispettivamente classe 1968 e 1970) che, secondo la procura di Caltagirone, avrebbero evaso le imposte. I due, scrivono i finanzieri del comando provinciale di Catania – che hanno eseguito la misura patrimoniale -, sarebbero coinvolti in numerosi procedimenti penali per i reati di associazione a delinquere, usura, estorsione, rapina e riciclaggio.
Le verifiche fiscali compiute nel 2015 e nel 2016 avrebbero fatto emergere dichiarazioni fraudolente da parte dei due fratelli, gestori di società calatine che operano nel settore del commercio di autoveicoli. Così sono state avviate le indagini patrimoniali, per verificare la coerenza del tenore di vita loro e dei loro nuclei familiari con i redditi dichiarati. Studiando materiale che va dal 2003, quando per la prima volta sarebbero finiti sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine, al 2016 sarebbe emersa una sproporzione di circa due milioni di euro. Troppi investimenti in rapporto ai guadagni. Dopo le indagini, in attuazione del codice antimafia, la procura calatina ha chiesto e ottenuto il sequestro dei beni direttamente e indirettamente riconducibili ai fratelli Villeggiante e alle loro famiglie.