A sedici indagati è stata notificata la misura dell'obbligo di firma. L'inchiesta, secondo quanto trapelato finora, ruoterebbe attorno a due vicende: la gara per il noleggio degli automezzi impiegati nella raccolta dei rifiuti e un abusivismo edilizio contestato a un familiare del sindaco
Inchiesta rifiuti, indagato il sindaco di Bagheria Cinque: «Attacco a due mesi dalle Regionali»
«Spiace che si attacchi un sindaco e un’amministrazione Cinque stelle a meno di due mesi dalle elezioni regionali». Così il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, commenta l’indagine della Procura di Termini Imerese che lo vede indagato assieme ad altre 20 persone sulla gestione del servizio dei rifiuti. A Cinque e ad altri 15 indagati i carabinieri, su disposizione del Gip, hanno notificato la misura cautelare dell’obbligo di firma. Al primo cittadino si contestano abuso d’ufficio, rivelazione di atti d’ufficio, omissione di atti d’ufficio e turbativa d’asta. Nessun assessore comunale risulterebbe tra gli indagati. L’inchiesta è coordinata dal procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio.
Il sindaco ha poi detto in una nota: «Siamo sereni, abbiamo sempre fatto ogni scelta alla luce del sole e per il bene della comunità e della città». Cinque spiega che «nello specifico le indagini vertono su bandi di gara che riguarderebbero il noleggio di automezzi per la raccolta dei rifiuti». L’inchiesta, secondo quanto trapelato finora, ruoterebbe attorno a due vicende tra cui quella di un presunto abusivismo edilizio contestato a un familiare del sindaco.
Scene di sconforto in municipio, alcuni dipendenti non sono riusciti a trattenere le lacrime, mentre il sindaco, molto provato riferiscono all’Ansa le persone presenti in municipio, ha cercato di rassicurare gli impiegati più colpiti emotivamente dall’inchiesta.Tra il personale ha destato scalpore la portata dei provvedimenti della Procura. Oggi si sarebbe dovuto riunire il Consiglio comunale ma la seduta sarebbe saltata per l’assenza dei consiglieri dei 5stelle.
«Voglio assicurare che tutti i dipendenti che sono coinvolti nell’inchiesta – ha continuato Cinque – sono tutte ottime persone, ligie al dovere, stavano solo espletando le consuete procedure e stiamo valutando di mettere a disposizione di tutti i dipendenti coinvolti l’avvocato comunale dal momento che questo è un attacco al Comune tutto». «Dimostreremo non solo la totale estraneità ai fatti contestati – conclude il sindaco – ma dimostreremo con atti, verbali e documenti come abbiamo compiuto ogni gesto alla luce del sole, nell’interesse dell’amministrazione».