Nel 2016 la donna aveva ricevuto da parte dell'Università la comunicazione di avvio del procedimento, che successivamente avrebbe causato la revoca del diploma di laurea. Per il momento la professionista potrà continuare a esercitare
Il rettore aveva annullato due esami a una commercialista Il Tribunale amministrativo sospende il decreto di Micari
Sospeso dal Tribunale amministrativo della sicilia un decreto a firma del rettore di Palermo, Fabrizio Micari, che aveva sancito l’annullamento di alcuni esami universitari di una commercialista, 33 anni di Casteltermini.
Nel 2016 la donna aveva ricevuto da parte dell’Università la comunicazione di avvio del procedimento volto alla cancellazione di alcuni esami sostenuti oltre dieci anni prima, ed era stata invitata alla presentazione di memorie procedimentali. La commercialista aveva inoltrato le proprie deduzioni ma l’Università, un anno dopo, aveva comunicato l’annullamento in autotutela di due esami, con conseguente comunicazione di annullamento del diploma di laurea. Tramite accesso agli atti, la commercialista ha acquisito una copia di una relazione redatta da una commissione per l’accertamento in via amministrativa di manomissioni o alterazioni di verbali di esami e copia della delibera del Senato accademico di annullamento di due esami sostenuti; a questo punto ha proposto ricorso davanti al Tar Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, per l’annullamento, previa sospensione, del decreto del rettore.
I giudici amministrativi, ritenuta la presenza del fumus boni iuris, nelle censure formulate dagli avvocati Rubino e Impiduglia, ‘e ritenendo sussistente la presenza di un pregiudizio grave e irreparabile incombente sulla ricorrente – scrivono i legali della donna – attese le conseguenze sulla posizione lavorativa della medesima, hanno accolto la domanda di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati, fissando per la trattazione del merito della controversia l’udienza pubblica del mese di aprile del 2018’.
Nelle more della pendenza del giudizio, la commercialista potrà continuare ad esercitare la professione.