Il piccolo di nove anni stava giocando insieme ad altri coetanei non distante dal ristorante gestito dalla famiglia, nel pieno centro della cittadina siracusana, quando è stato insultato e strattonato da un 55enne italiano. La reazione di alcune persone ha attirato l'attenzione della polizia
Noto, ubriaco aggredisce bimbo italo-marocchino «Tornatevene in Africa», ma i presenti reagiscono
«Tornatene in Africa con la tua famiglia». «Se vi vedo ancora in giro, ve la faccio finire male». Sabato sera, nel cuore del centro storico di Noto, il piccolo Noureddine (nome di fantasia) giocava come sempre insieme ad altri bambini, poco distante dal ristorante gestito dai genitori, quando si è sentito insultato e strattonato per un braccio da un netino 55enne ubriaco. Noureddine, nove anni, è a tutti gli effetti italiano, nato da padre marocchino e mamma italiana. E di fronte alle offese e alle minacce a sfondo razziale, è scoppiato a piangere, visibilmente impaurito. L’aggressione ha fatto scattare la reazione dei presenti che hanno circondato l’uomo, attirando anche l’attenzione della polizia. Il 55enne è stato fermato e denunciato per i reati di minacce, lesioni personali aggravate dai futili motivi e dalla discriminazione.
La pattuglia in servizio nel centro storico di Noto è intervenuta intorno alle 23 nella piazzetta XVI maggio, a due passi dal teatro comunale e in una zona dove la sera si affollano turisti e amanti della movida. Gli agenti hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza alcolica, mentre blaterava e gesticolava davanti a molte persone. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, il 55enne, senza nessun motivo, avrebbe cominciato a insultare il bambino che giocava a qualche decina di metri dal locale gestito dalla famiglia. «Perché venite qui? Tornatene al tuo paese», gli avrebbe urlato strattonandolo per il gomito.
L’intervento della pattuglia ha evitato che l’uomo venisse aggredito dalla folla che nel frattempo si è radunata attorno a lui per difendere il bambino. Il piccolo, portato in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni per la contusione al braccio. Anche il 55enne, già noto alle forze dell’ordine per atteggiamenti rissosi, ha dovuto ricorrere alle cure mediche per disintossicarsi dall’ubriacatura.