Favola romantica e sognatrice in cui il buio della guerra nei Balcani dinizio Novanta viene candidamente tramutato in un chiaro-scuro affascinante ed incantato
La vita è un miracolo
Voglio continuare a credere che la vita è un miracolo perché i miracoli accadono davvero. La speranza nella nostra vita non deve essere sconfitta. Questo film è in fondo ottimista, un pò triste, ma ottimista. Dobbiamo sapere vedere anche gli aspetti belli pur in mezzo alla tragedia. – (Emir Kusturica)
Utilizzando la medesima ispirazione benigniana de La vita è bella, e resuscitando mimiche e paradossi del miglior Chaplin, Kusturica presenta il suo La vita è un miracolo come una favola romantica e sognatrice in cui il buio della guerra nei Balcani dinizio Novanta viene candidamente tramutato in un chiaro-scuro affascinante ed incantato.
Certo, come in Underground, si assiste alla solita abbuffata di colori, danze ed eccessi, ma qui il tutto è velato da una atmosfera da favola patetica e a tratti languida. Il personaggio di Luka (Slavko Stimac) ci piace molto, così timido ed ottimista, il suo rapporto con la guerra è quello di un Pierrot che viene strappato dal proprio mondo fatato e strapazzato dai rumoracci delle bombe che piovono fuori, e gli altri personaggi rappresentano per Kusturica importanti pedine di un teatrino dellassurdo, ma un assurdo a tratti commuovente. Come fare a parlare damore durante una guerra? Come fare convivere un cane con un gatto? Come fare innamorare un bosniaco di una musulmana? E difatti il messaggio subliminale della pellicola appare proprio la consapevolezza che in un grande amore è sempre prevista una grande guerra. Romeo e Giulietta? Le accuse di un certo filo-serbismo, a dir la verita, non sembrano troppo ingenerose. Il regista, con il suo proverbiale talento simbolista, riesce a far passare tra le righe unaspirazione jugoslava ormai forse un pò anacronistica, anche se lui preferisce parlare di assenza di aggressori ed aggrediti…