Una vendetta che aveva fruttato quasi 15mila euro lo scorso 23 dicembre, quando la titolare di un'attività commerciale era stata privata dei soldi mentre si accingeva a versarli in banca
Fece rapinare negozio da dove era stato licenziato Per ex dipendente 51enne scatta obbligo di dimora
Si delineano i contorni della violenta rapina, avvenuta lo scorso 23 dicembre, ai danni della responsabile di un negozio di abbigliamento all’interno di un centro commerciale. La vittima era stata sorpresa su strada da due rapinatori e privata dell’incasso di quasi quindicimila euro, mentre si stava avviando presso un istituto bancario per versarli. Grazie alle ricerche del locale commissariato Zisa-Borgo Nuovo, si è scoperta l’identità di uno dei responsabili.
Ai poliziotti cui sono state affidate le indagini, è parso subito chiaro come un prezioso contributo alla rapina potesse essere stato offerto soltanto da un “basista”, da chi, cioè, potesse conoscere orari ed abitudini dei dipendenti e della responsabile dell’esercizio. Si è così giunti ad un ex dipendente dell’attività commerciale: un 51enne, incensurato palermitano, che era stato licenziato qualche settimana prima della rapina.
L’uomo è stato notato sostare nei pressi dell’esercizio ed è quindi plausibile che abbia fornito utili informazioni a chi, materialmente, ha poi compiuto la rapina. I poliziotti ritengono, inoltre, che l’improvvisato palo abbia fornito ai rapinatori anche il mezzo a bordo del quale questi hanno raggiunto la vittima: la targa di questo mezzo, infatti, è stata segnalata al 113 e risulta che l’auto, pur non essendo intestata all’ex dipendente, fosse a sua disposizione durante il periodo della rapina.
Alle contestazioni degli investigatori l’uomo avrebbe poi fornito pretestuose argomentazioni, contraddittorie e facilmente smentite dagli inquirenti. Nei suoi confronti è stato eseguito un provvedimento cautelare di obbligo di dimora, mentre le indagini proseguono per individuare gli effettivi autori della rapina.