Cento immagini di un'autorevole voce della fotografia contemporanea saranno esposte da domani nell’ex Convento di San Francesco d’Assisi, che torna visitabile dopo decenni. La curatrice: «Si inizia infatti con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra sofferenza e gioia, guerra e poesia». Guarda le foto
Dal 1 luglio la mostra di Steve McCurry a Siracusa «Suoi scatti ci consentono di attraversare frontiere»
Steve McCurry Icons. Oltre cento scatti per raccontare la produzione quarantennale del fotografo americano dal quale prende il nome la mostra – promossa dal Comune di Siracusa e organizzata da Civita Mostre in collaborazione con Civita Sicilia e SudEst57 – che, a partire dall’1 luglio e fino al prossimo 5 novembre, sarà possibile visitare a Siracusa.
«La mostra di Steve McCurry, un fotografo il cui valore è universalmente riconosciuto – spiega il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo – è destinata a lasciare il segno nella storia culturale di Siracusa e sarà ricordata come uno degli eventi di punta di questo 2017 in Sicilia. Allo stesso tempo, mi piace trasmettere l’emozione di avere riconsegnato alla città uno spazio bellissimo che le ultime generazioni di siracusani non hanno mai conosciuto».
Il primo cittadino si riferisce all’ex Convento di San Francesco d’Assisi, in via Gargallo 67, luogo scelto per l’esposizione dopo la recente riapertura a seguito di lunghi lavori di restauro. «Dal suo chiostro, portato alla luce durante i lavori – afferma l’assessore alle politiche culturali, Francesco Italia – parte il percorso dentro l’opera di Steve McCurry, capace con i suoi scatti indimenticabili di cogliere l’essenza dei luoghi da lui visitati e l’anima delle persone che li abitano. Un grande fotografo e un’altra splendida mostra in un luogo notevole: per i 2.750 anni della fondazione della città, un doppio dono ai siracusani e ai visitatori», aggiunge.
McCurry, originario di Philadelphia, è considerato una delle voci più autorevoli della fotografia contemporanea. Negli anni è stato insignito di alcuni tra i più importanti premi della fotografia: la Robert Capa Gold Medal, il premio della National Press Photographers e per quattro volte ha ricevuto il primo premio del concorso World Press Photo. Il ministro della cultura francese lo ha nominato cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere e, più recentemente, la Royal Photographic Society di Londra gli ha conferito la Centenary Medal for Lifetime Achievement.
L’impegno sociale nella fotografia dell’artista americano si è acceso circa 30 anni fa quando, con uno zaino per i vestiti e un altro per i rullini, parte alla volta dell’India. Dopo alcuni mesi si ritrova a passare il confine con il Pakistan, dove incontra un gruppo di rifugiati dell’Afghanistan che gli permettono di entrare clandestinamente nel loro paese, mentre l’invasione russa chiudeva i confini a tutti i giornalisti occidentali. McCurry trascorre così alcune settimane tra i mujahidin e mostra al mondo le prime immagini del conflitto in Afghanistan, da dove veniva Sharbat Gula, la giovane che ha fotografato nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata un’icona della fotografia mondiale, conosciuta come La ragazza afghana.
«Con le sue foto Steve McCurry ci pone a contatto con le etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate – racconta la curatrice Biba Giacchetti – mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità. Ci consente di attraversare le frontiere e di conoscere da vicino un mondo che è destinato a grandi cambiamenti. La mostra inizia infatti con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra immagini di guerra e di poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e di ironia».
L’esposizione sarà aperta ai visitatori dal 1 luglio al 30 settembre, dalle 16 alle 23; dal 1 ottobre al 5 novembre, dalle 10 alle 19 e sarà chiusa il lunedì, mentre resterà aperta il 15 agosto e il 1 novembre. Le tariffe, che comprendono un’audioguida, vanno da undici euro per il biglietto intero; dieci euro ridotto per gruppi di almeno 12 visitatori e titolari di apposite convenzioni; cinque euro per il biglietto ridotto speciale riservato ai residenti nel Comune di Siracusa, scuole e giovani fino a 18 anni; gratuito per minori di sei anni, scuole di Siracusa, due accompagnatori per classe e accompagnatore di disabili. Per la prenotazione dell’ingresso è prevista una tariffa di un euro a persona.
Inoltre, con la collaborazione della cooperativa sociale L’Arcolaio e il supporto del Consorzio di tutela del limone di Siracusa IGP e di Banca Popolare Etica, all’interno del Complesso dell’ex convento di San Francesco che ospita la mostra, «il pubblico potrà gustare alcuni selezionati prodotti del territorio».