Le Liberelle rischiano di non poter disputare il campionato interregionale di serie B che le vede neopromosse. Un traguardo storico per il sestetto femminile del fondatore Franco Pennisi, che insieme a tutta la squadra tecnica chiede un aiuto all'amministrazione. «La serie professionistica richiede grossi investimenti», spiega la squadra
Pallavolo, promozione della Liberamente a rischio «Hanno portato in alto Aci Catena, le aiuteremo»
Dopo aver raggiunto un risultato storico per la città e notevole sotto il piano sportivo con la promozione alla serie professionistica B2, adesso la Liberamente Aci Catena volley rischia veder vanificata l’ottima stagione disputata a causa dell’aumento dei costi per il prossimo campionato. Le Liberelle, infatti, hanno ottenuto un traguardo che le attesta come unica squadra dell’Acese a disputare un torneo nazionale di pallavolo, ma gli sponsor della scorsa stagione non bastano più per sostenere le spese di una serie professionistica. La situazione preoccupa la società, visto che le scadenze per l’iscrizione al campionato incombono. La dirigenza che fa capo a Giuseppina Blanco e al marito Franco Pennisi deve far pervenire le somme entro la prima settimana di luglio.
A gravare sulle casse della Liberamente sarebbero anche gli oneri per le trasferte che vedono la squadra impegnata nei campi di Calabria, Campania, Puglia e Basilicata. Proprio per questi motivi, già qualche giorno fa i dirigenti avevano lanciato un appello agli imprenditori e alle istituzioni perché dessero un significativo aiuto alla squadra, ma finora resta solo il rischio di una promozione mandata in fumo. Oggi i vertici della società hanno incontrato il neosindaco Nello Oliveri e l’assessore allo Sport Angelo Russo, i quali hanno assicurato come non verrà meno l’aiuto dell’amministrazione. Un supporto che però sembra essere modesto, dato il momento non proprio florido che attraversa il Comune. Il primo cittadino Nello Oliveri sembra d’accordo nel sostenere la causa, ma nei limiti delle possibilità delle casse comunali: «Compatibilmente con le somme disponibili daremo il nostro contributo alla squadra per affrontare con serenità la stagione – dichiara Oliveri -. Sappiamo bene le esigenze che richiede un campionato professionistico».
All’incontro con le istituzioni hanno partecipato, insieme al fondatore Franco Pennisi e alla capitana catenota Sara Grasso, la vicepresidente Alfina Scalia, il direttore generale Massimo Di Donfrancesco e il team manager Mario Grasso. «La serie professionistica richiede una grande disponibilità economica – afferma Franco Pennisi -. Non solo per potersi iscrivere, ma soprattutto per sostenere i viaggi. Sappiamo delle difficoltà economiche del momento, ma credo che le ragazze meritino di essere premiate: non solo per il grande risultato sportivo, ma anche per avere portato in alto il nome di Aci Catena». Per l’assessore allo Sport Angelo Russo, quello della Liberamente Aci Catena è un vero e proprio miracolo sportivo: «Insieme ai tecnici degli uffici cercheremo di trovare delle soluzioni per far fronte ai bisogni della società – continua – Però loro devono cercare gli sponsor, perché il Comune da solo non ce la può fare».