In una lunga giornata l'appena eletto primo cittadino Nino Naso ha affrontato diverse questioni che riguardano il Comune etneo. Oltre ai problemi segnalati dalle forze dell'ordine, nel pomeriggio, il sindaco si è recato a Catania per un incontro con la prefetta Silvana Riccio dove si è parlato dei problemi legati al bilancio
Paternò, arrivano le nomine dei nuovi assessori Vertice forze dell’ordine e incontro in prefettura
È stato un vero e proprio Nino Naso day, quello andato in scena oggi a Paternò dove il neo sindaco, insediatosi da quasi due settimane, sta procedendo a tappe forzate nel raggiungimento di obiettivi da realizzare nei primi cento giorni del suo mandato. Ad aprire la giornata, un incontro con i rappresentanti delle forze dell’ordine. Proprio con loro il primo cittadino vuole fare il punto sulla vivibilità della città. A tal proposito, il comandante polizia municipale Antonino La Spina ha auspicato un’apertura nei confronti delle realtà associative operanti sul territorio nell’ambito della pubblica assistenza. Si è immediatamente evidenziata la carenza e quindi la necessità di dotare il territorio, nei suoi punti nevralgici, di telecamere di video-sorveglianza che risultano ancora insufficienti e non tutte sono funzionanti. I carabinieri, rappresentati dal comandante Angelo Accardo e da quello di stazione Marco Di Bartolo, hanno auspicato l’opportunità del posizionamento di monitor di controllo direttamente all’interno degli uffici di comando.
Nel corso dell’incontro il Naso ha parlato delle misure di sicurezza e del rispetto della legalità da adottare durante la prossima festa di Santa Barbara. Il principale obiettivo, a riguardo, è quello di evitare quanto accaduto nel dicembre del 2015 con il doppio inchino di due cerei sotto la casa del boss Assinnata come probabile segno di riverenza. Il sindaco ha suggerito «la presenza di un agente di polizia municipale per ogni cereo, che dovrà seguire un percorso prestabilito e concordato preventivamente con forze dell’ordine». La comandante Francesca Conte, il maresciallo Giuseppe D’Urso e il luogotenente Piero Cavaliere della guardia di finanza hanno sottolineato l’esigenza di un maggiore controllo sulle attività dei venditori ambulanti durante le manifestazioni e, in generale, sulle autorizzazioni e licenze necessarie. «È necessario che tutti possano esercitare la propria attività, ma dev’essere fatto nel rispetto delle regole», ha detto il sindaco che, durante l’evento, ha anche provveduto alla nomina dei componenti della squadra di governo, le cui deleghe che dovrebbero essere assegnate nelle prossime ore.
Ezio Mannino sarà il vice sindaco e a quest’ultimo, secondo le prime indiscrezioni, dovrebbero andare le deleghe ai Lavori Pubblici, all’Urbanistica, alle Manutenzioni e al Verde pubblico. A Rita Maccarrone, l’unica donna della giunta, andrebbero invece la Pubblica istruzione, i Servizi sociali e gli Affari legali. A Franco Pennisi le Attività produttive, e a Carmelo Maiolino potrebbero essere attribuite le deleghe allo Sport e turismo. Ad Aldo Motta dovrebbero andare infine Bilancio e Personale. Nel pomeriggio il primo cittadino è inoltre andato in Prefettura per incontrare incontrare la dottoressa Silvana Riccio. Un faccia a faccia durante il quale si è parlato del delicato momento economico del comune di Paternò. «È stato un incontro molto positivo in cui abbiamo esposto le nostre preoccupazioni – ha detto a Meridionews Nino Naso – Abbiamo riscontrato delle criticità al Bilancio e stiamo lavorando per evitare il rischio dello squilibrio».
Il disequilibrio di cui parla il neo sindaco fa riferimento all’esecuzione di quattro sentenze del Tar con cui condanna il comune di Paternò all’assunzione di una decina di ex doposcuolisti con il conseguente pagamento di stipendi arretrati. Proprio nei giorni antecedenti alle amministrative il commissario straordinario nominato dal tribunale ha dato esecuzione alle sentenze. Il comune aveva avanzato la proposta di una rateizzazione della somma dovuta su tre esercizi finanziari e non su due come avverrà tra non molto.