Dopo i primi arresti di inizio anno, la polizia di Patti ha concluso le indagini sulla banda che, senza scrupolo, si sarebbe resa protagonista di numerosi colpi a case isolate della fascia tirrenica. Trovate foto nei cellulari degli indagati, che agivano con regole rigidi e copioni prestabiliti. Come nel caso della coppia di Ucria
Rapine in villette, la polizia arresta un gruppo violento In otto assaltavano case nel Messinese e Palermitano
Lo scorso gennaio erano scattati i primi arresti del gruppo che in un paio di mesi era riuscito a seminare il panico nel Palermitano e nel Messinese mettendo a segno una serie di violente incursioni criminali. Cinque mesi dopo sono stati definitivamente incastrati dalla polizia i componenti della pericolosa banda che, priva di alcun scrupolo e con violente scorribande, colpiva abitazioni private, per lo più ville isolate, spesso incutendo terrore alle loro vittime.
Come quando nell’ottobre 2016 avevano rapinato una coppia di anziani coniugi a Ucria. Il gruppo, incappucciato e armato di coltello e mannaia, aveva derubato le vittime di tutto ciò che di valore i due possedevano in casa e addosso. Gli anziani erano stati anche sequestrati mentre i malviventi raggiungevano e razziavano la seconda casa della coppia a Capo D’Orlando.
Le indagini sono proseguite in questi mesi grazie a intercettazioni telefoniche e un’attenta analisi dei tabulati telefonici. In particolare dentro i cellulari sequestrati ai soggetti colpiti dalla prima ordinanza di misure cautelari i poliziotti hanno avuto a disposizione foto, messaggi vocali e conversazioni Whatsapp, che hanno consentito di cristallizzare in capo ai malviventi una vera e propria associazione per delinquere dedita alla commissione di reati contro il patrimonio e la persona che agiva secondo un preciso modus operandi, con rigide regole e copioni prestabiliti. Nulla era lasciato al caso.
I provvedimenti sono stati disposti dal gip Andrea La Spada, su richiesta del sostituto procuratore Giorgia Orlando. In manette sono finiti Gianluca Terrana, 31 anni, di Termini Imerese considerato il capo della banda; Angelo Incardona, 41 anni; Giuseppe Augetto, 30 anni; Francesco Lamia, 29 anni; Antonino Labua 28 anni; e i romeni Robert Costantin Aioani, 22 anni e Iluina Georgian Hatos. L’unico ad aver ottenuto i domiciliari è 48enne tortoriciano Franco Galati Rando.