La compagnia teatrale, impegnata nel sociale con il progetto Dada con ragazzi Dawn, si esibirà in uno spettacolo free jazz che mette in discussione la mania di giovani e meno giovani di mostrarsi e condividere 'a tutti i costi' sui social network pezzi della propria vita di ogni giorno
Dadaselfie, in scena i Teatrialchemici al Biondo Uno spettacolo sul senso quotidiano del selfie
Una riflessione ironica sugli effetti della tecnologia nella società contemporanea, in particolare sulle forme di narcisismo che, sottoforma di selfie, dilagano sui social network: è Dadaselfie, lo spettacolo realizzato dalla compagnia Teatrialchemici, ideato da Ugo Giacomazzi, Luigi Di Gangi e Simona Stranci, che debutterà domani, mercoledì 14 giugno, alle ore 21 al Teatro Biondo di Palermo.
La compagnia teatrale, attiva dal 2005 e contraddistintasi fin da subito per l’impegno nel sociale, porta avanti il progetto Dada, un percorso teatrale che vede come protagonisti un gruppo di ragazzi affetti da sindrome di Dawn. «Portiamo avanti il progetto Dada da dodici anni – racconta Ugo Giacomazzi –, abbiamo iniziato a lavorare con i ragazzi Dawn nel 2005. Da quel momento in poi la compagnia si è evoluta, e il nostro intervento sul sociale si è ramificato, lavorando anche con ragazzi autistici. Chiamiamo progetto Dada tutto quello che riguarda un tipo di teatro sulla diversità – continua Giacomazzi –, sebbene quello di “diversità” sia un concetto che vogliamo eliminare, perché qualsiasi denominazione crea una separazione, un limite, e noi stiamo sempre più annullando le terminologie che ci separano da una continuità. Ci siamo chiamati dadAlchemici, operAlchemica per i progetti sull’opera lirica, ma noi siamo Teatrialchemici e adesso vogliamo racchiudere in un unico contenitore tutti questi contenuti, unendo diverse forme d’arte, come opera lirica, musica elettronica, recitazione».
La coralità e la poliedricità di linguaggi caratterizza infatti Dadaselfie, uno spettacolo che mette in discussione la mania di giovani e meno giovani di mostrarsi e condividere ‘a tutti i costi’ sui social pezzi della propria quotidianità. «Dadaselfie è una visione del mondo interiore dei ragazzi, una riflessione sulla tecnologia imperante nei tempi odierni – spiega Gacomazzi –. Questo progetto non è uno spettacolo di prosa, ma un rito che racchiude diversi spaccati di vita in forma poetica, grottesca, divertente. Sono ‘scatti’, fotografie in movimento che restituiscono momenti di vita che parlano proprio dei ragazzi. Nei nostri spettacoli affrontiamo tematiche che rispecchiano loro stessi, le loro esigenze, i loro desideri e le loro fasi di crescita, attraverso media molteplici, come la danza e la musica. Dadaselfie è un progetto di teatro free jazz, con musica elettronica dal vivo messa da Fabio Rizzo, che oltre ad avere scritto le musiche originali per lo spettacolo, sarà sulla scena in veste di dj in ‘tempo reale’. Non è prevista alcuna scenografia, ma saranno gli stessi corpi dei ragazzi e le luci a creare le ambientazioni. L’assenza di scenografia – conclude – porterà lo spettatore a proiettarsi e a vedersi in quelle scene con la propria immaginazione».
Dadaselfie è diretto da Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi, e interpretato dalla Compagnia DadAlchemici (composta da Chiara Siragusa, Mariangela Collesano, Simona Mirelli, Giorgia Mirelli, Alberto Esposito, Matteo Richiusa, Salvatore Leone, Filippo Talluto, Paolo Pecoraro, Vincenzo Sicola, Ivan Dragotta) e da Marco Canzoneri e Valentina Apollone.