Sabotate le centraline elettriche di tre minicompattatori all'interno dell'autoparco di Brancaccio. Il primo cittadino: «Il furto di materiale e alcune anomalie verificatesi in altre aziende, fa pensare che non siamo di fronte a qualche balordo in vena di goliardate»
Rap, manomessi tre mezzi aziendali I dubbi di Orlando: «Un’unica regia?»
Giallo alla Rap: il presidente della società Roberto Dolce ha diramato una nota con la quale ha fatto sapere delle manomissioni delle centraline elettriche di tre minicompattatori all’interno dell’autoparco di Brancaccio della società che si occupa dei rifiuti. «Quanto accaduto a cavallo del fine settimana sta arrecando rallentamenti su alcune vie di alcuni itinerari di raccolta differenziata e di indifferenziato reso ancora più oneroso a causa del conferimento domenicale non previsto. Nello specifico sono stati tranciati, all’interno dell’abitacolo dei mezzi, i cavetti destinati al funzionamento delle centraline elettriche che gestisce il governo dei mini compattatori»: queste le parole di Dolce. «L’Azienda – prosegue Dolce – a completamento dell’indagine istruita, per accertare le cause, ha provveduto a denunciare l’accaduto agli organi preposti e alla ricerca dei colpevoli per le azioni consequenziali. É molto inquietante che in questi giorni in modo ripetuto e simultaneo, quasi come se ci fosse una regia occulta, si susseguono danneggiamenti, sabotaggi e furti ai danni dei mezzi della Rap con consequente ritardo sul servizio di raccolta dei rifiuti con il disagio per la città e i cittadini. Sono state messe in campo – conclude Dolce – tutte le azioni possibili per attenuare l’inconveniente”.
A stretto giro di posta è arrivato anche il commento del sindaco Leoluca Orlando: «Il sabotaggio esplicito di alcuni mezzi della Rap, che segue il furto di materiale e alcune anomalie verificatesi in altre aziende, fa pensare che non siamo di fronte a qualche balordo in vena di goliardate. La delicatezza del momento che Palermo sta attraversando è sotto gli occhi di tutti e non vorremmo che dietro questi fatti vi sia un’unica regia. Confidiamo nell’attenzione delle forze dell’ordine – conclude il primo cittadino – nel controllo da parte dei lavoratori e nella vigilanza dei cittadini perché nessuno pensi di poter ferire la città, creando disservizi ad arte».