Anche il governatore avrebbe ricevuto un avviso di garanzia nell'indagine che ha portato all'arresto dell'amministratore delegato di Liberty Lines, Ettore Morace, e ai domiciliari per il deputato Girolamo Fazio. Al vaglio il finanziamento da 3,5 milioni che estende i collegamenti con le Egadi e un albergo pagato a Filicudi
Crocetta indagato per concorso in corruzione Nell’inchiesta sui presunti favori ai Morace
Il governatore Rosario Crocetta è indagato dalla Procura di Palermo per concorso in corruzione. È quanto emerge dall’inchiesta che ha portato all’arresto dell’armatore di Trapani Ettore Morace e ai domiciliari per il deputato regionale Girolamo Fazio (ex Forza Italia, ora Gruppo misto) e per il funzionario regionale Giuseppe Montalto. «Sono molto sereno e se ci dovesse essere un invito a comparire – commenta Crocetta – che non ho ricevuto perché sono in viaggio, sarò lieto di riferire ai magistrati notizie utili alle indagini»
Al centro delle indagini dei carabinieri di Palermo e Trapani la rete di potere costruita dalla famiglia Morace, titolare della compagnia di navigazione Liberty Lines. Secondo l’accusa, per perseguire i propri interessi nel trasporto marittimo, gli imprenditori avrebbero corrotto o provato a corrompere politici e alte figure istituzionali. Il ruolo chiave sarebbe stato svolto da Fazio, attuale candidato sindaco di Trapani, da tempo in stretti rapporti con gli armatori, al punto che il Gip, nell’ordinanza di custodia cautelare lo descrive come «una sorta di consulente del titolare di Liberty Lines, quotidianamente pronto a mediare tra quest’ultimo e l’Assemblea regionale siciliana nonché a rappresentare e perorare con convinzione gli interessi particolaristici dell’armatore».
La parte dell’inchiesta relativa al governatore Crocetta ruoterebbe invece attorno alla richiesta di Morace di estendere oltre il termine del 3 settembre i collegamenti con le Egadi, servizio che ha fruttato all’armatore tre milioni di euro. Morace, dunque, avrebbe ottenuto l’estensione del servizio dalla Regione. Un emendamento che viene sbloccato grazie all’intervento dell’assessore alla Sanità Baldo Gucciardi, trapanese. È il 19 dicembre e lo stesso Gucciardi ne dà notizia in un comunicato stampa. «Grande Baldo! Mandami il numero lo voglio ringraziare», commenta Morace al telefono col sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto. Mentre in un’altra telefonata con Fazio, Morace elogia l’intervento di Gucciardi: «L’ho chiamato e gli ho detto “lei è immenso, è un anno che parlo con Pistorio (l’assessore alle Infrastrutture, ndr) e in due giorni lei? Un grande, non ho parole».
Un’altra vicenda sembra stare particolarmente a cuore ai Morace, per cui gli imprenditori mobilitano tutti i loro contatti politici. È la nomina di Giuseppe Prestigiacomo come consulente esterno della commissione Trasporti dell’Ars in materia di trasporti marittimi. Un nome inviso agli armatori perché in passato era stato dipendente di società armatrici concorrenti della Liberty Lines. Per fermare questa nomina, Morace non esita a contattare l’entourage del presidente Crocetta, in particolare Massimo Finocchiaro (presidente dell’Ast), «segnalandogli – si legge nell’ordinanza – nel dettaglio che il martedì seguente il gruppo Ncd aveva intenzione di riproporre la nomina del delinquente, ovvero stante al tenore delle precedenti intercettazioni il già citato Prestigiacomo. Finocchiaro – continua il documento – dice che farà sosta a Buonfornello e salirà in macchina con il presidente che ha chiesto di essere informato della vicenda “quello che successo e quello che che c’è dietro… certificato da una serie di circostanze per capire come mi devo muovere”».
Altro nodo che non fa dormire gli armatori è il decreto firmato da Dorotea Piazza, dirigente del dipartimento Trasporti, che annullava un precedente bando regionale ritenuto sovradimensionato e troppo a favore dei Morace. Contro il provvedimento, gli armatori presentano ricorso al Tar che però lo respinge. Il comportamento di Piazza, per nulla disposta a dare ulteriori finanziamenti agli imprenditori trapanesi, è di grande preoccupazione per i Morace. Proprio in tale contesto è significativa l’intercettazione tra Ettore Morace e il padre Vittorio (patron del Trapani calcio): «Io e Peppe Pagoto, il sindaco di Favignana, – dice il primo – avevamo appuntamento col presidente Crocetta che ti saluta, per cui andiamo da Crocetta, gli diciamo il fatto di quest’estate, insomma mi lamento di come sta gestendo la signora (la dirigente Piazza, ndr) eccetera eccetera. Crocetta chiama a Pistorio, l’assessore Pistorio chiama a Bellomo, Bellomo chiama la signora e dopo mezz’ora ci troviamo il presidente, l’assessore, io, il sindaco di Favignana, Bellomo e la signora».
C’è anche un altro passaggio dell’ordinanza che dimostrerebbe il rapporto di confidenza tra Morace e lo stesso Crocetta. Lo scorso 12 settembre, l’armatore, parlando al telefono con Marcello Di Caterina (politico Ncd, nonché presidente del consiglio di amministrazione della compagnia di navigazione New Ttt Lines srl), «racconta di aver invitato il presidente della Regione Siciliana Crocetta sulla sua barca e di avergli pagato l’albergo sull’isola di Filicudi».