A Salvatore Angelo, già condannato in via definitiva a otto anni di carcere per associazione mafiosa, sono stati tolti quattro aziende, immobili, ville e terreni. «Matteo è un grande amico mio», diceva intercettato. Guarda il video
Trapani, confisca da 7 milioni per il signore del vento All’imprenditore ritenuto pedina di Messina Denaro
È scattata la confisca per il signore del vento. Quattro aziende nel settore edile e della viticoltura, 67 immobili, tra ville e terreni. Un tesoretto da sette milioni di euro riconducibile all’imprenditore di Salemi Salvatore Angelo, ritenuto dagli investigatori un fedelissimo del boss Matteo Messina Denaro.
«Matteo è un grande amico mio, ma io con Matteo un ci posso iri a diri … capiscimi». Così parlava Angelo, vantandosi delle sue amicizie altolocate. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani. Era lui, secondo gli investigatori, ad occuparsi della gestione degli appalti nel campo delle energie rinnovabili fornendo anche indicazioni precise sulle percentuali da versare nelle casse della primula rossa castelvetranese.
L’imprenditore puntava in alto. Le intercettazioni hanno permesso di svelare come gli uomini di Messina Denaro volevano piazzare pale eoliche a Mazara, Sciacca, Contessa Entellina, Montevago, Castelvetrano, Menfi, Ciminna e Salemi. Il parco eolico più grande doveva nascere a Catania, e poi essere ceduto a una multinazionale italo-danese.
Salvatore Angelo era stato arrestato nel 2012 nell’operazione antimafia denominata Mandamento che aveva colpito esponenti di spicco della mafia di Salemi e che evidenziò gli interessi di Cosa nostra nel settore del fotovoltaico. L’imprenditore salemitano è stato condannato in via definitiva a otto anni di reclusione per associazione mafiosa. Oltre alla confisca, il Tribunale di Trapani ha disposto per Salvatore Angelo quattro anni di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Salemi, da scontare a partire dal 2023, anno in cui è prevista la sua scarcerazione.