Senza il trattato, come già avvenuto per Genova e l'Aquila, sarà possibile monitorare le persone che entrano ed escono dai confini nazionali. Al nosocomio etneo spetterà una funzione determinante in caso di eventi di particolare gravità. Più controlli anche in città, tra obiettivi sensibili e siti d'interesse culturale
G7, Cannizzaro sarà ospedale per maxi emergenze A Fontanarossa più controlli sui voli internazionali
A meno di 15 giorni dal G7 di Taormina, che si terrà dal 26 al 27 maggio, continua a lavorare a pieno regime la complessa macchina organizzativa. Vincoli, ordinanze e protocolli di sicurezza non riguarderanno soltanto la cittadina in provincia di Messina, ma anche Catania. Il capoluogo etneo sarà la città di transito per delegazioni e rappresentanti istituzionali. Stesso discorso per la base americana di Sigonella, che con buone probabilità sarà la location scelta dal presidente Donald Trump per i pernottamenti. Da qui si sposterà in elicottero verso la sede del meeting internazionale, ormai giunto alle 43esima edizione, la quarta senza la partecipazione della Russia, esclusa dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2014.
Tra le misure di sicurezza c’è sicuramente l’abolizione, fino al 30 maggio, del trattato di Schengen per la libera circolazione delle persone. A disporlo è stato il ministero degli Interni, con i controlli che riguarderanno le frontiere aeree, terrestri e marittime. «La decisione è stata presa per garantire i necessari standard di sicurezza in occasione del vertice», spiegano dal dicastero. Una scelta, già presa in occasione dei vertici a Genova e L’Aquila, che consentirà di monitorare l’ingresso e l’uscita di persone potenzialmente pericolose dai confini nazionali. Per quanto riguarda i voli a essere interessati, come spiegano dalla società aeroportuale Catania, saranno quelli internazionali in arrivo e partenza, con il monitoraggio affidato agli agenti della polizia di frontiera che opereranno nelle postazioni riservate che si trovano ai varchi. Il consiglio per gli utenti dello scalo etneo è quello di recarsi con anticipo in aeroporto.
Altro fronte è quello sanitario. Le direttive non riguardano infatti soltanto l’ospedale San Vincenzo di Taormina, dove sono stati sospesi i ricoveri ordinari dal 24 al 28 maggio. Il Cannizzaro di Catania, infatti, è stato individuato come l’ospedale di riferimento per le maxi emergenze. Che nella scala dei livelli d’allarme rappresentano il picco più alto. Secondo i protocolli, questo genere di eventi sono caratterizzati da catastrofi con almeno 50 vittime e con un’estensione temporale di 24 ore. Inoltre, sempre per quanto riguarda la struttura etnea, sono state diramate delle precise indicazioni dalla Regione per i responsabili delle unità operative, che dovranno limitare al minimo la possibilità di concedere congedi ordinari al personale durante i giorni del G7. Rimangono invece invariate le procedura per l’accesso dei pazienti e del pubblico all’interno del nosocomio. Niente da segnalare invece per l’attività degli ospedali di Acireale e Giarre.
Nonostante il vertice nella blindatissima Taormina, a Catania è comunque prevista un’intensificazione dei controlli, come confermato dalla questura locale, con particolare attenzione ai siti d’interesse culturale e a tutti gli obiettivi sensibili. Discorso identico per quanto riguarda i passeggeri in transito via treno. La stretta, almeno per il momento, non è prevista nell’area di mare antistante la città. Le uniche direttive sono quelle diramate nei giorni scorsi da prefettura e capitaneria di porto di Messina, che hanno imposto lo stop per i pescatori e le navi da crociera, che non potranno navigare nello spazio d’acqua che va da Roccalumera ad Acireale. Consentita la balneazione entro 50 metri dalla costa.