L’agenda ritrovata, ciclostaffetta in ricordo di Borsellino Il fratello: «Nascosta nelle casseforti dei servizi segreti»

«È un modo di ricordare più particolare, un progetto in cui il filo rosso alla base sarà quello di unire l’Italia attraverso la fatica della pedalata». È così che Alice Brioschi dell’associazione culturale di Bollate L’Orablù descrive il progetto intitolato L’agenda ritrovata, una ciclostaffetta che partirà il 25 giugno da Milano e, attraversando in tutto sette regioni con 26 tappe totali, arriverà a Palermo il 19 luglio, in occasione del 25esimo anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. Unire il Paese attraverso un percorso in bicicletta: alla guida dell’intero tragitto ci saranno due ciclisti esperti e un camper che seguirà tutta la staffetta. «A ogni tappa cercheremo di aggregare famiglie, cittadini e appassionati, insomma tutti quelli che vorranno appoggiarci per uno, due, cinque o cento chilometri». Ogni sera in corrispondenza di ogni tappa saranno organizzati degli eventi: presidi, dibattiti, proiezioni di cui si occuperanno le Agende rosse sparse per il territorio.

A margine di tutto ciò la casa editrice Feltrinelli pubblicherà un’antologia, una sorta di memoria letteraria di questa iniziativa, che verrà presentata durante alcune tappe del percorso, a Bologna, Napoli e Palermo. «I racconti saranno firmati da sette autori, ognuno a rappresentare le sette regioni toccate dalla ciclostaffetta – spiega Alice – e parleranno attraverso chiavi diverse di legalità e memoria». La firma che rappresenterà la Sicilia sarà quella di Evelina Santangelo. «Per tutto il percorso, quasi una sorta di valore aggiunto, avremo con noi un’agenda rossa messa a disposizione da Salvatore Borsellino e che è davvero appartenuta al fratello – dice ancora Alice – Quindi questo filo rosso sarà concreto, sarà vero e tangibile».

Il progetto, ideato l’estate scorsa dal presidente de L’Orablù, Walter Palagonia, durante una vacanza a San Vito Lo Capo, ha subito attirato molta attenzione. Non sono mancati infatti messaggi di stima anche da parte di personaggi noti e volti dello spettacolo. Tra questi anche Claudio Bisio, che ha registrato attraverso il proprio profilo Facebook un video per sostenere l’iniziativa. Partecipare è davvero semplice. «È tutto gratuito e non serve iscriversi – spiega Alice – Chiunque può imbracciare la bicicletta e prendere parte al percorso, tutto o in parte e se la staffetta non dovesse passare dalla propria città, si può sempre puntare sulla tappa che viene più comodo raggiungere». Il percorso sarà a tratti impervio e attraverserà anche gli Appennini. Non una cosa per tutti, quindi. Ma sarà importante anche il semplice presentarsi alla partenza o all’arrivo di una tappa.

A sostenere il progetto sono Radio popolare di Milano, la Fiab – Federazione italiana amici della bicicletta e il Movimento delle Agende rosse fondato dal fratello del magistrato ucciso, che ha aderito con entusiasmo e che prenderà parte con la sua bicicletta ad alcune delle tappe del percorso sino a Palermo. «È un piacere essere parte di questa iniziativa, che definirei quasi un pellegrinaggio che idealmente riporterà l’agenda lì dove è stata sottratta 25 anni fa», dice a MeridioNews Salvatore Borsellino. Anche lui in passato aveva cercato di fare la stessa cosa, ma a piedi. «Vogliamo catturare l’attenzione della gente e riportarla a quell’agenda, che sicuramente conteneva appunti importanti sulla storia del nostro Paese, sulla strage di Capaci e su quella trattativa Stato-mafia oggetto oggi di un processo osteggiato da più parti», continua.

«Non si è approfondita abbastanza l’indagine sulla sparizione di questa agenda e l’ultima sentenza – dice, riferendosi al processo Borsellino quater – nei suoi punti fondamentali dà per acquisito il fatto che ci sia stato un depistaggio nei processi per la strage di via D’Amelio, che non siano state approfondite le ragioni e gli artefici di questo depistaggio e della sparizione stessa». Non riesce a non prendersela con una certa stampa che, a suo dire, non tratta di questi argomenti, anzi, che quasi «li occulta». «L’agenda esiste di sicuro, sarà nelle casseforti di qualcuno dei servizi segreti deviati, che purtroppo nel nostro Paese hanno dato più volte prova della loro esistenza in tante stragi di Stato, via D’Amelio inclusa», afferma con sicurezza Borsellino.

Secondo il fratello del magistrato ucciso il 19 luglio 1992 la strada da fare per comprendere tutto quello che si nasconde dietro le più brutali stragi del passato è ancora tanta, e lui punta soprattutto sui ragazzi di oggi: «Sono vent’anni che parlo di questa’agenda rossa per le scuole e i giovani dimostrano molta sensibilità, forse perché rendendosi conto di avere davanti un futuro molto incerto e un presente difficile vogliono rendersi conto di come si è arrivati a questo punto – spiega – e gli ultimi 25 anni della nostra storia ritengo siano una diretta conseguenza delle stragi dei primi anni ‘90 e della trattativa Stato-mafia. Tanti giovani questo messaggio lo recepiscono, spero che continueranno a cercare la verità anche quando non avrò più la possibilità di chiederla io a gran voce. La speranza c’è, io ce l’ho così come l’aveva anche Paolo».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]