La fondazione Fava stampa le lezioni del giornalista «I giovani sono convinti che la mafia non esista più»

Da Giuseppe Fava a Pio La Torre, da Giovanni Falcone a Paolo Borsellino. I primi mesi dell’anno, con le loro numerose commemorazioni, sono quelli che più ci ricordano quanto la mafia abbia saputo essere brutale e agire a sangue freddo. Ma nonostante i servizi in televisione, gli articoli sui giornali e le manifestazioni in piazza molti ragazzi ancora non riconoscono il fenomeno mafioso, che negli anni si è evoluto cambiando faccia. Una mafia che va riconosciuta e smascherata, che sta poco in strada e molto ai piani alti, anche in giacca e cravatta. Lontana da quella che si vede nelle fiction in tv, più vicina di quanto immaginiamo alla realtà che viviamo ogni giorno.

E dall’esigenza di aprire gli occhi alle nuove generazioni nasce l’idea della fondazione Fava di avviare una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding Laboriusa, per poter stampare e distribuire gratuitamente nelle scuole del territorio cinquecento copie della lezione sulla mafia che il giornalista Giuseppe Fava fece agli studenti di Palazzolo il 22 dicembre del 1983, poco prima di essere ucciso per mano dei mafiosi.

«I ragazzi ci dicono che ormai sembra tutto tranquillo, che da anni non ci sono omicidi e non succede più niente e invece di essere gravemente allarmati dalla questione sono convinti che non esista più il problema», spiega Resì Ciancio, presidente della fondazione Fava, che spera di raccogliere in due mesi la somma di mille euro, necessaria per stampare i libretti che si leggono in meno di un’ora. «Su alcuni punti non hanno le idee chiare – continua – vedono i fenomeni ma non li sanno interpretare, anche perché non sono presenti nel testo che proponiamo non essendosi ancora consolidati ai tempi di Fava. Mi riferisco all’attività di riciclaggio che coinvolge molti centri commerciali e sale dove si scommette».

Ecco perché bisogna puntare sui giovani insegnando loro a essere più consapevoli, guardarsi intorno, imparare a vedere con occhio critico la realtà che li circonda. «Devono essere meno passivi – insiste Resì Ciancio – e interrogarsi di più. Fava sosteneva che siamo tutti responsabili dell’esistenza della mafia perché ognuno di noi ha la possibilità di fare delle scelte e invece si volta dall’altro lato. E insisteva sul fatto che i ragazzi devono imparare a riconoscerla, a capire dove sta e come si muove». Superando l’idea che la mafia sia altro da sé e distaccandosi dall’immagine dei mafiosi che commettono omicidi a sangue freddo e girano armati in mezzo alla gente.

A questo proposito durante l’anno scolastico è stato portato avanti dalla fondazione un progetto di educazione alla legalità che ha coinvolto diverse scuole della provincia di Catania, dove gli studenti sono stati invitati a leggere questa lezione, scegliere un punto di loro interesse e verificare se nel loro territorio siano ancora presenti fenomeni come il commercio di droga, il riciclaggio di denaro o il traffico di armi.

«Il riscontro è stato soddisfacente e ci piacerebbe coinvolgere più scuole l’anno prossimo, distribuendo agli studenti non semplici fotocopie, ma un libretto vero e proprio che possa rimanere come ricordo della loro esperienza». Da qui l’idea della raccolta fondi online per provare a ristampare il libriccino, già stampato in 250 copie per l’anniversario della morte del giornalista catanese, puntando sull’aiuto dei cittadini che con un piccolo contributo significativo possono fare la differenza. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]