Quattro giovani piemontesi hanno creato «Memoro», la banca della memoria. L'obiettivo di questo enorme archivio è, come sempre, impedire che la nostra storia venga dimenticata. Il metodo, però, è nuovo: i racconti di vita di persone nate prima del 1940, vengono registrati e divulgati attraverso il web
Ricordati di me
Capita spesso a tutti noi di tornare indietro con la mente e ricordare gli anni della fanciullezza. Tra questi ricordi c’è quello delle storie della gioventù passata dei “nostri vecchi”, affettuosi e sempre disponibili, che ci rendevano partecipi delle loro esperienze raccontando storie sugli anni della guerra, sulle mille difficoltà incontrate e su come il mondo attorno a loro cambiasse col passar del tempo. Crescendo abbiamo imparato l’importanza di queste storie, episodi di vita vissuta, che pian piano si sono trasformati per noi in una vera fonte di ispirazione. Fonte che corre il rischio di svanire con l’inesorabile passare degli anni.
Per evitare la perdita di questo preziosissimo patrimonio culturale, nell’agosto del 2007 nasce il progetto “Memoro”. Si tratta di una vera Banca della Memoria dedicata alla raccolta – spontanea e auto-prodotta – di racconti di vita di persone nate prima del 1940, che verranno divulgati gratuitamente attraverso il web. L’intera registrazione delle testimonianze viene classificata per autore e contenuto, così da permettere agli utenti di seguire dei percorsi tematici suddivisi in categorie che vanno dalla storia alla società, dai luoghi al lavoro e alla scuola.
Franco Nicola, Lorenzo Fenoglio, Valentina Vaio e Luca Novarino, sono i quattro ragazzi piemontesi responsabili (nonché soci fondatori) di questo progetto, gestito dal settembre del 2009 in Italia dall’Associazione Banca della Memoria. Questi “cacciatori di memorie” hanno intervistato fino ad oggi più di ventimila persone, dell’età media tra i 70 e i 90 anni, raccogliendo le testimonianze di avvenimenti che hanno segnato la storia della nostra nazione, rivivendo così, dal punto di vista di chi ha vissuto e sofferto quei momenti, eventi studiati solo nei libri tra i banchi di scuola.
L’obiettivo di questo progetto non è limitato al nostro paese. Grazie alle collaborazioni create in questi anni è stato possibile salvare esperienze anche all’estero, come negli Stati Uniti, in Francia, in Germania, in Argentina ed in Spagna. “Memoro” conta infatti di raccogliere informazioni a 360 gradi, da ogni angolo del mondo, così da creare un più ricco archivio di memorie da mettere a disposizione di tutti coloro che trovano qualche minuto da dedicare all’ascolto di storie di vita vissuta, cariche di emozioni, che ci riportano indietro nel tempo, dove i giovani dell’epoca erano i nonni che ci stanno accanto adesso, sempre pronti a raccontarsi per aiutarci a capire quel mondo che ormai conoscono fin troppo bene.