Oggi pomeriggio grande mobilitazione per protestare contro la decisione del ministero, sollecitata dalla Regione. In prima fila il Pd locale. «Un provvedimento illogico, insensato e anche antieconomico che risponde solo a logiche politiche di potere», attacca il deputato Zappulla. Promesse anche azioni più eclatanti
Autorità portuale, Augusta contro la scelta di Catania Politici, studenti e movimenti in corteo: «Solo inizio»
Una mobilitazione popolare contro il trasferimento da Augusta a Catania della sede dell’Autorità di sistema portuale è stata organizzata per oggi pomeriggio nella cittadina megarese. Oltre alle organizzazioni sindacali, che ne hanno da subito promosso la necessità, sono arrivate anche altre importanti adesioni da diverse realtà della provincia: partiti politici, movimenti e associazioni di categoria. Da Assoporto a Confindustria, dalla Cna all’Ordine dei chimici.
Sul fronte politico, adesione piena e convinta quella del deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla, che considera questa manifestazione «un primo segnale di mobilitazione che, in assenza di risposte adeguate, sfocerà in iniziative ancora più dure, cioè – spiega a Meridionews – nel blocco di tutte le attività portuali e marittime ad Augusta. È un provvedimento illogico, insensato e anche antieconomico che risponde solo a logiche politiche di potere che nulla hanno a che vedere con i criteri previsti dalla legge. Questa mobilitazione serve anche per dire a Crocetta, che ha mandato quella comunicazione al ministro Delrio, che deve rifarne un’altra di segno opposto perché è sua la responsabilità. Io ho già chiesto al ministro – conferma Zappulla – che modifichi il decreto, rimetta tutto in discussione e apra un tavolo di confronto con la Regione siciliana e con gli enti locali. Il tema è troppo importante, non solo per Augusta ma per tutta la provincia, quindi – conclude – non guarderò in faccia nessuno e sono pronto a ogni livello di scontro con il mio partito e il mio governo e anche ad autosospendermi dal gruppo parlamentare del Pd».
Aderisce anche il segretario provinciale del Pd, Alessio Lo Giudice, convinto che «la tenuta del tessuto socio-economico provinciale, già messa seriamente a repentaglio da una crisi profonda, rischia di essere definitivamente compromessa se non vengono tutelate e potenziate le infrastrutture più importanti. In questo senso – sottolinea – il porto di Augusta è strategico per giungere a liberare il potenziale sviluppo che il sud-est siciliano possiede». A favore della mobilitazione anche il coordinatore provinciale di Forza Italia, Edy Bandiera che definisce «lo scippo delle sede dell’autorità portuale ad Augusta, una scelta irrazionale dettata da mere opportunità di certa politica che – afferma – non risponde ad alcuna logica produttiva o industriale. Una decisione scellerata che rischia di mettere in crisi un sistema che ben funziona e che ha grandi opportunità di crescita».
Alla manifestazione di oggi, che partirà alle 16.30 dalla Porta Spagnola per risalire verso piazza Duomo, saranno coinvolti anche gli istituti scolastici e le parrocchie della città. Seguirà poi una conferenza stampa, nel salone di rappresentanza Rocco Chinnici, durante la quale saranno presentate le controdeduzioni del Comune alle istanze della Regione sulla scorta dei dati acquisiti dall’Autorità portuale di Augusta. La sindaca Cettina Di Pietro ha anticipato che «se il decreto non venisse ritirato o modificato, questa manifestazione sarebbe solo l’inizio di una serie di mobilitazioni più pesanti».
A questa posizione in difesa del porto megarese fanno eco anche i segretari provinciali dei sindacati, Roberto Alosi, Paolo Sanzaro, Stefano Munafò e Antonio Galioto che, con una nota congiunta, confermano che «questa mobilitazione è solo il primo passo di una serie di iniziative il cui obiettivo è la revoca del decreto ministeriale che assegna altrove l’Autorità portuale».