Le famiglie dei bambini che frequentano la scuola Teresa di Calcutta di via Maiorana protestano contro la delibera che ha imposto lo spostamento dei figli in un plesso di via delle Scuole. Secondo loro inadatto. Per il sindaco Santi Rando la scelta sarebbe stata presa solo per motivi di «razionalizzazione delle risorse»
Tremestieri, caos per trasferimento di una materna Genitori: «In nuova struttura classi non sono adatte»
È del 2 febbraio la delibera con cui la giunta comunale di Tremestieri Etneo ha deciso di trasferire i bambini della scuola materna del circolo didattico Teresa di Calcutta dal plesso di via Maiorana, che sarà assegnato all’istituto comprensivo Edmondo De Amicis, alla struttura di via delle Scuole. La decisione però, a pochi giorni dalla pubblicazione del provvedimento, ha generato la reazione dei genitori coinvolti che hanno attiva una serie di tavole rotonde con i docenti e i dirigenti della scuola per bloccare il dislocamento previsto a settembre 2017.
A chiedere lo stop sono mamme e papà che non ritengono il nuovo edificio adeguato ad accogliere bambini dai due ai cinque anni di età. Non perché la struttura non sia a norma, «È nuovissima» – spiegano i genitori -, ma perché quelle aule non sarebbero concepite per alunni della scuola materna, bensì «per studenti più grandi, che durante il giorno restano seduti dietro a un banco». Per questo motivo le famiglie chiedono spazi più ampi, pensati per permettere ai piccoli di stare in movimento in condizioni di sicurezza. «La nostra attuale scuola ha un cortile dove i nostri figli possono giocare e sportelli antipanico – aggiunge una mamma -, il nuovo plesso ha invece aule di 30 metri quadrati». Si è già aperto un confronto con gli assessori, che avrebbero seguito «solo una logica numerica. Il circolo Teresa di Calcutta ha otto plessi, mentre la scuola De Amicis ne ha quattro, quindi uno va a loro», aggiunge un genitore.
L’ amministrazione, dal canto suo, è intervenuta per chiarire la ratio della delibera. Il sindaco Santi Rando spiega infatti che «l’assegnazione degli edifici scolastici è finalizzata a razionalizzare le risorse, tenendo conto delle indicazioni e dei dati forniti dall’ufficio tecnico». Il primo cittadino argomenta inoltre che si è deciso di riportare il centro diurno alla sua originaria destinazione, e che le classi del De Amicis «troveranno adesso collocazione nel plesso adiacente all’Istituto stesso che prima era in uso alla Teresa di Calcutta che, con le sue sette sedi, ha numerose aule inutilizzate». Secondo il dirigente dell’ufficio Pubblica Istruzione Giorgio La Malfa, però, lo spostamento in questione non sarebbe a carico del Comune. «Tale compito è riservato ai dirigenti scolastici che sono stati avvertiti prima delle nuove iscrizioni – ha commentato -.Per noi l’importante è che la preside formi le classi in modo tale che ogni bambino abbia gli spazi necessari».
Una condizione che, stando alle parole dell’assessore ai Lavori pubblici Fabio Filippino, sarebbe pienamente assicurata dal nuovo ambiente a disposizione. «L’edificio di via delle Scuole è stato appena ristrutturato – chiarisce Filippino a MeridioNews -. Qualora la preside decidesse di destinare a scuola dell’infanzia le aule al piano terra, provvederemo a rendere gli ambienti e il cortile ancora più accoglienti adeguandoli all’età dei piccoli». L’assessora alla Pubblica Istruzione, Evelyn Garofalo, ha infine ribadito le ragioni del provvedimento tornando sui numeri. «Attualmente alla Teresa di Calcutta, su diciassette aule ben dieci risultano vuote – ha concluso -. Siamo pronti a venire incontro alle esigenze della scuola e delle famiglie, sempre in un’ottica di costruttivo dialogo e produttiva collaborazione».