Forza italia, candidato sindaco ancora in bilico «Romano scioglierà a giorni riserva su Greco»

Forza Italia scalda i motori in vista delle amministrative di Palermo partendo da una novità nel gruppo in Consiglio comunale. Il deputato regionale Giovanni Milazzo si dimetterà a giorni dalla carica di consigliere, che ricopriva in contemporanea senza percepire il gettone, come da obbligo di legge. Al suo posto siederà per pochi mesi a Sala delle Lapidi Giovanni Melia, primo dei non eletti. L’annuncio durante una conferenza stampa a Palazzo delle Aquile, che è stata anche l’occasione per il coordinatore regionale azzurro Gianfranco Miccichè per fare il punto in vista delle amministrative. Milazzo si dedicherà ora al suo ruolo di coordinatore cittadino. Presenti tutti i maggiorenti del partito nel capoluogo: Andrea Mineo, il senatore Francesco Scoma, Giuseppe Federico, Giulio Tantillo, Angelo Figuccia e il coordinatore provinciale Eusebio D’Alì.

«La politica è spesso un poltronificio, io invece la poltrona la lascio – spiega Milazzo -. Ho accettato il ruolo di coordinatore e non avrei più il tempo di fare il consigliere. Lascio il posto a Melia che ha confermato di voler restare nel partito. Già stiamo lavorando alle liste con i consiglieri e i parlamentari e a un candidato sindaco che possa interpretare i nostri valori. La sfida di Palermo influenzerà anche i prossimi appuntamenti elettorali».

«Il nostro è un partito unito, di amici – sottolinea Micciché -. E tutto mi si può chiedere tranne che cavalcare l’antipolitica, che non può far parte di un partito politico. È bene che l’antipolitica, che non è una cosa seria, la faccia un comico: fotocopie dell’antipolitica non servono a nessuno». Il riferimento palese è a Fabrizio Ferrandelli, che nel frattempo stamattina presentava la campagna di comunicazione. La candidatura principale, dunque, resta quella del presidente dell’Ordine degli Avvocati Francesco Greco («Siamo già in campagna elettorale, è una notizia vecchia») ma il suo nome non è stato ufficializzato per le resistenze dell’ex ministro Saverio Romano: «Di sicuro il centrodestra si presenterà unito – assicura il coordinatore regionale -. Troveremo un accordo nel giro dei prossimi giorni. Parisi mi ha fatto sapere che per Berlusconi Palermo è una priorità, anche a livello nazionale. Romano mi ha chiesto qualche giorno di tempo per sciogliere la riserva su Greco o per darmi un’alternativa da valutare». Dell’alleanza dovrebbero far parte Ala, Udc, Fratelli d’Italia e potrebbe esserci spazio anche per una lista del movimento Diventerà Bellissima del presidente della commissione Antimafia all’Ars Nello Musumeci

Fino a qualche settimana fa Miccichè sarebbe stato ancora disponibile a prendere in considerazione Ferrandelli («Era un’opzione seria») ma senza rinunciare al simbolo forzista. L’ex democratico, al contrario, non intende legarsi a nessuno e ha già rispedito al mittente una proposta analoga del Pd. «I partiti non ci interessano e alle spalle non voglio avere nessuno», ha ribadito l’ex deputato dem stamattina. «Fabrizio è un caro ragazzo ma si sta dimostrando più debole di quanto non sembrasse – contrattacca in diretta Micciché -. Inseguire Grillo sul suo terreno è ridicolo. Se Fabrizio avesse scelto la politica forse oggi sarebbe un buon candidato, magari anche per il Pd. Se improvvisamente cambiasse idea? E che figura farebbe? A quel punto non sarei più io ad accettarlo».

Il giudizio sulla sindacatura Orlando invece è negativo, senza ombra di dubbio: «Ha fatto il suo tempo, che insegua l’antipolitica mi fa un po’ ridere. È sindaco da decenni. La città si è stancata di Orlando. Anche lui, secondo me, è stanco. Fossi il suo medico gli consiglierei di andarsi a riposare». Il consigliere capogruppo Tantillo ha fatto il punto sul programma elettorale: «Alcune cose le cambieremo. Dobbiamo completare l’anello ferroviario con il secondo tratto dal Politeama a Notarbartolo, non si può lasciare così. La Ztl dovrà essere rimodulata completamente. Le partecipate non vanno. La Rap non ha ancora un piano di spazzamento, l’Amap da quando ha assorbito il personale Aps è in sofferenza. Punteremo sul verde e sulla pulizia delle strade. Poi ci sono due emergenze, quella abitativa e il traffico. E non possiamo non menzionare il tema della costa – conclude -: la futura amministrazione è chiamata a presentare un piano di utilizzo della costa». 


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