A due mesi dalla violenza che ha portato, quattro giorni fa, alla morte dell'anziano, la squadra mobile ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere per Andrea Tranchina, che ha dato parziali spiegazioni agli investigatori. Si cerca un altro giovane, mentre c'è un terzo indagato per gli atti di bullismo precedenti
Siracusa, un 18enne arrestato per l’omicidio Scarso Un altro ricercato, avrebbero dato fuoco all’80enne
È morto quattro giorni fa dopo due mesi di agonia dovute alle gravi ustioni. Oggi uno dei presunti responsabili dell’omicidio di Giuseppe Scarso, 80enne che viveva da solo a Siracusa, è stato arrestato: si tratta di un 18enne, Andrea Tranchina, già maggiorenne all’epoca dei fatti. La misura cautelare in carcere è scattata anche per un altro giovane, pure lui maggiorenne, che è attualmente ricercato.
I due avrebbero dato fuoco all’anziano il 2 ottobre. L’uomo si trovava all’interno della sua abitazione, in via Servi di Maria, quando è stato sorpreso dagli aggressori. I malviventi lo hanno cosparso di liquido infiammabile e poi hanno appiccato il fuoco. Le condizioni di Scarso, che già nei giorni precedenti era stato avvicinato e intimidito da ignoti, da subito erano apparse molto gravi.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, non era la prima volta che Tranchina e l’altro giovane ricercato prendevano di mira l’anziano che nelle settimane precedente era stato vittima di atti di bullismo, e non solo. Per due volte è stato appiccato il fuoco all’ingresso della sua abitazione. Tranchina avrebbe conosciuto Scarso frequentando lo stesso quartiere: l’80enne abitava in via Servi di Maria, dove era conosciuto come una persona mite. Il 18enne arrestato ha parzialmente ammesso quanto accaduto, provando a dare una spiegazione del gesto per cui ora dovrà rispondere di omicidio.
Le indagini della squadra mobile di Siracusa proseguono sotto il coordinamento della locale Procura.La squadra mobile conferma che c’è un terzo indagato, ma solo relativamente agli episodi di bullismo precedenti al 2 ottobre. Non ci sarebbe minorenni tra le persone coinvolte.