Consiglio, bilancio in aula senza le interrogazioni Seduta d’urgenza si svolgerà questo pomeriggio

Oggi pomeriggio il consiglio comunale di Catania si riunirà per votare il bilancio armonizzato di previsione 2016-2018, ovvero l’atto fondamentale per la macchina amministrativa comunale. Il documento, pur avendo ottenuto parere favorevole dai revisori dei conti lo scorso 7 dicembre, è stato in questi giorni oggetto di una profonda revisione da parte dell’amministrazione comunale. 

Nella nota inviata dai revisori vi è infatti la richiesta di apportare profonde modifiche alla bozza del complesso documento,  da effettuarsi con un maxi-emendamento, arrivato però all’attenzione della conferenza dei capigruppo solo nel primo pomeriggio di lunedì. A causa della mancanza del documento contabile emendato – che comporterà anche la modifica al Dup, Documento unico di programmazione 2016-2018, già approvato dal consiglio con maggioranza relativa di solo 16 consiglieri su 45 il 30 novembre -, la presidenza del consiglio comunale aveva già annullato le due sedute previste per lunedì 12 e martedì 13 dicembre, convocando quella odierna con i caratteri di urgenza. Una procedura che è stata oggetto di animate discussioni e interpretazioni in ordine al regolamento in questi due giorni. La prima commissione consiliare, quella sul Bilancio, non ha infatti potuto esprimere parere sulla modifica al Dup, giunto fuori dai termini tecnici per esprimere un giudizio.

Lunedì, nel corso della conferenza dei capigruppo – l’organo che concorda con la presidenza la data delle sedute -, si è infatti a lungo e animosamente discusso del rinvio di soli due giorni dell’assemblea cittadina: secondo l’opposizione la trattazione della seduta doveva essere posticipata di ulteriori cinque giorni, in modo da adempiere a quanto previsto dal regolamento del consiglio comunale che prevede di stabilire «almeno sette giorni prima dei suo svolgimento le materie sulle quali potranno essere presentatele interrogazioni». La soluzione trovata per far svolgere comunque il consiglio oggi è stata quella di «eliminare la fase ispettiva, cioè la prima fase delle interrogazioni dei consiglieri alla giunta: arriveremo direttamente alla trattazione dei due punti all’ordine del giorno, ovvero il Dup al primo punto e subito dopo il bilancio emendato», spiega il vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Sebastiano Arcidiacono. Il vicepresidente della commissione Bilancio Niccolò Notarbartolo aggiunge: «Sul tema del rinvio è stato anche richiesto un parere all’avvocatura comunale che ha di fatto acconsentito allo svolgimento del consiglio anche senza il parere della commissione Bilancio, data l’urgenza straordinaria dell’approvazione».

Il bilancio di previsione 2016, da quest’anno prevede una previsione triennale fino al 2018 per armonizzare i conti pubblici – da qui il nome di bilancio armonizzato -, giungerà comunque vada con un ritardo di otto mesi rispetto alla data prevista per la sua approvazione, il 30 aprile. Tra i numerosi rilievi al Bilancio previsionale evidenziati dai revisori, che hanno comunque dato «parere positivo al bilancio di previsione 2016», vi è la mancanza di un inventario completo degli immobili comunali inseriti nel piano di alienazione, che pesano per ben 27 milioni di euro. I revisori chiedono inoltre di prevedere un maggiore controllo sulle entrate provenienti da imposte e tributi – che pesano per oltre 50 milioni in più nella previsione dell’amministrazione -, nonché di provvedere a «implementare il sistema di controllo interno» relativo alle società partecipate. I revisori chiedono anche di inserire a bilancio un «emendamento che preveda maggiori economie derivanti da attività debitorie delle partecipate»


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