Un portantino dell'ospedale Papardo ha trovato il corpicino vicino ai ferri da sterilizzare. L'azienda ha avviato un'indagine interna per capire chi non ha avviato la procedura che prevede l'incenerimento e per scoprire come la notizia è trapelata
Messina, feto di 19 settimane lasciato su carrello Estratto con aborto spontaneo ed abbandonato
Abbandonato su un carrello dei ferri chirurgici c’era un feto di 19 settimane. A scoprirlo è stato un portantino dell’ospedale Papardo di Messina. È successo dieci giorni fa ed è subito scattato l’allarme, ma la notizia è trapelata nelle ultime ore. Dell’episodio sono stati avvertiti il direttore sanitario e il direttore generale Paolina Reitano.
La priorità è stata capire cosa fosse successo e il perché quel corpicino ancora non formato fosse stato lasciato su quel carrello. Secondo i primi accertamenti, si tratterebbe del feto estratto da una donna che si trovava alla 19esima settimana di gravidanza e che aveva avuto un aborto spontaneo. Come da protocollo in questi casi, a meno che la famiglia non ne chieda la restituzione, non è prevista la sepoltura ma il feto dovrebbe essere avviato alla procedura di incenerimento tra i cosiddetti rifiuti speciali.
Il manager dell’azienda Papardo, Michele Vullo, ha subito attivato la commissione d’indagine che si occupa di errori nella procedura. «Occorre indagare prima sull’errore, cioè sul perché il feto lasciato sul carrello». Ma il manager vuole approfondire anche come la notizia è trapelata: «Bisogna indagare secondariamente anche sulla fuga di notizie. Invierò ogni cosa in Procura. Qualcuno dovrà rispondere degli errori commessi».
Bisognerà cioè capire perché il corpicino ancora non del tutto formato è rimasto su un carrello assieme ai ferri chirurgici da sterilizzare e perché nessuno si è preso la briga di seguire il protocollo previsto in questi casi e avviare le procedure per il trasferimento immediato del feto all’inceneritore.