A essere stato assassinato è Aldo Panarello. Si trovava all'interno di un'automobile, forse insieme alla moglie, quando un'altra auto lo ha bloccato. Quattro anni fa fu coinvolto nell'inchiesta Bermuda, sul traffico di stupefacenti portato avanti da un gruppo rivale al clan Nardo. Guarda le foto. In aggiornamento
Lentini, un 35enne ucciso vicino alle scuole Nel 2012 arrestato in operazione antidroga
Omicidio stamani a Lentini. Un uomo di 35 anni, Aldo Panarello, è stato ucciso intorno alle 9 in piazza Aldo Moro, a colpi di pistola, mentre si trovava a bordo della sua auto, una Fiat Punto di colore nero, in compagnia di un’altra persona, forse la moglie. Secondo le prime ricostruzioni, Panarello si trovava alla guida, quando un’altra auto lo ha bloccato. Dall’abitacolo sarebbero stati esplosi due proiettili calibro 7,65. Non si esclude che l’uomo avesse da poco accompagnato le figlie a scuola.
Al momento dell’agguato, la vittima era davanti all’Asl locale. Stando alle prime indiscrezioni, l’uomo avrebbe avuto precedenti per droga. Sul posto si trovano la polizia e i carabinieri. Il traffico è stato bloccato. Scossi gli abitanti della zona, che però sembrano non essersi accorti di nulla. «Non ho sentito alcuno sparo», dichiara una donna. Mentre il titolare di un negozio dice che «quando sono venuto ad alzare la saracinesca era già accaduto tutto». Soltanto un giovane ammette di aver sentito degli spari intorno all’orario dell’omicidio. «Ma mi sono sembrati dei comuni botti», commenta.
Le indagini sono coordinate dalla sostituta procuratrice Margherita Brianese che ha dato mandato al medico legale Orazio Cascio di effettuare l’ispezione cadaverica. La vittima nel 2012 era stata arrestata nell’ambito dell’operazione Bermuda, insieme ad altre 14 persone, perché coinvolte in un traffico di sostanze stupefacenti nell’hinterland aretuseo. Il gruppo si riforniva di droga nelle piazze di Catania, per poi smerciarla a Lentini, Carlentini e Augusta.
L’inchiesta era partita dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia legati al clan Nardo. Panarello sarebbe stato vicino alla famiglia Scrofani, storicamente considerata rivale rispetto al clan Nardo.