Pubbliservizi, è guerra tra Bianco e Messina «Trovate gravi irregolarità nel bilancio 2015»

«Nessun dipendente della Pubbliservizi sarà lasciato in difficoltà». Ad assicurarlo, con una nota inviata dal suo portavoce, è il sindaco della città metropolitana di Catania Enzo Bianco. La comunicazione arriva al culmine dell’assemblea dei soci in cui è stato bocciato il bilancio 2015 della società partecipata, a causa di quelli che il primo cittadino definisce «gravi rilievi» da parte dei revisori dei conti. «Nonostante questo atto obbligato dovuto a numerose irregolarità – scrive Bianco – l’azienda rappresenta un valore per la Città Metropolitana e continuerà ad erogare i consueti servizi per i Comuni e i cittadini senza soluzione di continuità».

Nel spiegare le motivazio che hanno portato a questa scelta, il sindaco, solitamente attento al lessico utilizzato, si spinge e lancia un pesante j’accuse nei confronti della gestione del presidente Adolfo Messina. «Il “no” al bilancio – continua la nota – è stato proprio per garantire il lavoro ai 400 ed evitando rischi che falsamente e strumentalmente sono stati paventati in questi mesi». Le irregolarità che vengono citate farebbero riferimento a al «parere negativo della società di revisione, al mancato visto dal collegio sindacale, e ai gravi rilievi espressi dal Controllo analogo che analizza gli atti di Pubbliservizi», si legge nel testo.

Non tarda ad arrivare la risposta di Messina che nel commentare il testo inviato da Bianco parla di «comunicato stampa preconfezionato prima dell’assemblea», volto a far fare «brutta figura al sindaco». «La nota – commenta Messina – si infrange al cospetto della verità e del verbale. Il socio città metropolitana dichiara di non voler approvare il bilancio. Subito dopo si allontana, facendo mancare il numero legale ancor prima della fine della discussione, e del voto della delibera, bloccando così il funzionamento dell’assemblea». «Si precisa che il collegio dei sindaci, così come ha puntualmente precisato nel corso della seduta, ha condiviso il progetto del bilancio nel merito giuridico».

«A fronte di questa decisione del socio – conclude infine Messina – che allontanandosi ha vanificato i lavori dell’assemblea, il comunicato stampa della Città metropolitana, invece, indica come responsabile questa amministrazione. Adesso la misura è colma».


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