Giardini Naxos, alluvione allaga il centro abitato A Sant’Alessio torrente supera passerella Anas

Automobili, elettrodomestici, cassonetti dei rifiuti. Il maltempo che oggi pomeriggio, fra le 16 e le 18, si è abbattuta sul quartiere San Giovanni, a Giardini Naxos, ha portato via con sé davvero di tutto. L’alluvione si è scatenata durante il passaggio di un violento nubifragio che ha interessato gran parte della Sicilia nord-orientale, concentrandosi sulla costa ionica. Una «emergenza annunciata», come accusano gli stessi residenti della zona, visto che il torrente San Giovanni è tornato a straripare a poco più di un anno da un’altra alluvione che aveva pesantemente colpito proprio la stessa area, nella parte nord del centro abitato, scatenando le polemiche sul dissesto idrogeologico e sulle falle nel sistema di convogliamento delle acque delle numerose fiumare che trovano sbocco a mare attraversando Giardini. 

Di nuovo in ginocchio i numerosi esercizi commerciali di via Umberto, l’arteria che scorre parallela al lungomare e attraversa il quartiere. I negozi in gran parte allagati. La circolazione stradale in tutta la cittadina è andata in tilt e l’unica via di collegamento al momento aperta fra il Messinese ed il Catanese resta l’autostrada A18. Lungo l’arteria si viaggia a senso unico alternato per un chilometro a causa di una frana nel tratto compreso tra Taormina e Roccalumera, nei pressi di Letojanni. Problemi anche sulla strada statale 114 Orientale sicula. Anche i treni si sono fermati, con la chiusura del tratto ferroviario fra Taormina e Fiumefreddo di Sicilia che ha portato alla soppressione di quattro corse. Sui social network si sono rapidamente diffusi video, foto e testimonianze dal quartiere San Giovanni. Nonostante i danni alle cose, non ci sarebbero feriti.

Tra Sant’Alessio e Santa Teresa di Riva, il torrente Agrò ha superato l’altezza della passerella a corda molle realizzata negli scorsi mesi dall’Anas, ma ancora non aperta alla viabilità. L’arteria è stata in vista dei lavori che dovrebbero essere effettuati per mettere in sicurezza il ponte della statale 114 che collega i due piccoli centri marinari. Le autorità continuano a monitorare i numerosi corsi che in poche ore hanno visto innalzarsi il livello delle acque facendo temere esondazioni.

Il lungo nubifragio non ha risparmiato il versante nord-orientale dell’Etna, con i centri di Linguaglossa e Piedimonte Etneo fra i più colpiti. Crolli di muri di contenimento e pesanti allagamenti su strade e scantinati sono stati rilevati nel primo dei due Comuni dove, secondo i darti del Servizio informativo agrometeorologico siciliano, soltanto fra le 7 e le 13 di stamane si sono riversati circa 140 millimetri di pioggia. Mentre se si considerano le ultime 72 ore si arriva a 250 millimetri. A Piedimonte i maggiori danni si sono registrati in via Bellini, un tratto della strada statale 120 che congiunge i paesi del versante nord della montagna all’autostrada A18. L’asfalto dell’arteria è stato gravemente danneggiato in più punti dall’impeto dell’acqua piovana, esattamente come era avvenuto agli inizi di settembre. In entrambi i centri sono entrati in azione i vigili del fuoco del distaccamento di Linguaglossa, con il supporto dei rispettivi corpi di Polizia municipale. 


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